Cos’è la morte cellulare programmata?

La morte cellulare programmata è il processo mediante il quale le cellule di piante e animali muoiono per autodistruzione, piuttosto che a causa di lesioni. Definito anche nelle cellule animali come apoptosi, il processo fa tipicamente parte dello sviluppo embrionale di tutti gli animali e si pensa sia responsabile dello sviluppo delle singole dita e dell’eliminazione dei materiali in eccesso nelle varie fasi dello sviluppo animale. È anche un elemento del sistema immunitario negli animali e il processo mediante il quale le cellule in eccesso o difettose nel corpo vengono eliminate per mantenere l’omeostasi e la salute. La morte cellulare programmata può anche avere un effetto negativo sul corpo di un animale o di un essere umano se innescata da virus.

Studiata e documentata durante la seconda metà del XX secolo, la morte cellulare programmata è responsabile del modo in cui si sviluppano e crescono vari animali e piante. Le piante e gli animali crescono tipicamente attraverso la divisione e la replicazione delle cellule nell’organismo. Al fine di compensare adeguatamente questo processo, tuttavia, si verifica la morte cellulare programmata per impedire al corpo della pianta o dell’animale di crescere a un ritmo troppo elevato.

Il processo è abbastanza complicato, ma fondamentalmente a una cellula viene dato un segnale dall’interno o dall’esterno della cellula per iniziare a rompersi. Questi pezzi vengono quindi successivamente contrassegnati per essere “mangiati” dai fagociti nell’organismo. Ciò impedisce a qualsiasi materiale dannoso o codifica all’interno della cellula di influenzare il resto delle cellule dell’organismo.

Si ritiene che la morte cellulare programmata sia una parte particolarmente importante della crescita e dello sviluppo degli animali nei primi anni di vita e nella fase embrionale. Ad esempio, le prove indicano che lo sviluppo precoce delle dita delle mani e dei piedi in un feto umano è dovuto all’apoptosi delle cellule che esisterebbero tra le dita ma muoiono, lasciando le cellule rimanenti a formare le singole dita. Allo stesso modo, la reincorporazione della coda di un girino nel suo corpo quando diventa una rana è dovuta alla morte cellulare, piuttosto che alla continua divisione e crescita di quelle cellule della coda.

Sfortunatamente, la morte cellulare programmata può essere ostacolata da alcuni virus e altre condizioni fisiologiche avverse. La diffusione del cancro in tutto il corpo di un animale è tipicamente dovuta all’apoptosi che non si verifica correttamente nel corpo dell’organismo. In condizioni ideali, alle cellule cancerose dovrebbe essere ordinato di morire dalle proteine ​​nel corpo, impedendo a quelle cellule cancerose di dividersi e diffondersi.

La morte cellulare programmata non si verifica correttamente, tuttavia, in molti casi di cancro, portando alla diffusione di cellule potenzialmente mortali in tutto il corpo. Allo stesso modo, il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) utilizza la morte cellulare programmata in modo negativo provocando l’autodistruzione delle cellule T helper che tipicamente combattono i virus e altre infezioni nel corpo umano. Questa condizione, denominata sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), distrugge efficacemente il sistema immunitario del corpo, che spesso porta a complicazioni o morte per altre malattie.