La parafrenia è un disturbo mentale, o psicosi, che coinvolge un singolo delirio o un insieme di deliri. Questo può essere correlato a sentimenti di grandezza, gelosia o persecuzione. È considerata una forma di schizofrenia, sebbene vi siano notevoli differenze tra le due condizioni. Esistono diversi altri termini per parafrenia, che includono schizofrenia di tipo paranoico, schizofrenia paranoide, schizofrenia parafrenica, psicosi atipica, disturbo schizoaffettivo e disturbo delirante.
Lo psichiatra tedesco Karl Ludwig Kahlbaum è accreditato per aver coniato il termine, attingendo dalle parole greche “para” che significa “oltre” e “phren” che significa “mente”. Lo usò per descrivere e differenziare alcune forme di disturbi mentali, tra cui la parafrenia hebetica per gli adolescenti e la parafrenia senilis per i pazienti anziani. È decaduto dall’uso significativo nel mondo medico fino al 1919, quando un altro psichiatra tedesco, Emil Kraepelin, ha raggruppato un piccolo gruppo di casi sotto l’ombrello di questa particolare malattia psicotica. Ha pubblicato le sue scoperte nel trattato in quattro volumi Dementia Praecox and Paraphrenia. Lo psichiatra svizzero Paul Eugen Bleuler ha suggerito che il termine “schizofrenia” dovrebbe sostituire “demenza precoce”, stabilendo così due diversi disturbi.
Nei suoi scritti dal 1913 al 1917, il neurologo austriaco Sigmund Freud teorizzò che la paranoia, che costituisce deliri con o senza grandezza, dovrebbe essere trattata come un disturbo mentale a parte la schizofrenia. Rimase fedele a questa teoria anche quando la paranoia offuscava il confine tra parafrenia e schizofrenia. Tale affermazione è stata a malapena contestata da allora.
La separazione della parafrenia dalla schizofrenia si basa sul fatto che i pazienti della prima hanno la capacità di agire in modo relativamente normale e non mostrano segni di declino intellettuale. Inoltre, a differenza della schizofrenia, le persone affette da parafrenia possono avere e mantenere un livello di comfort e connessione con altre persone. In particolare, però, questo disturbo ha caratteristiche simili alla schizofrenia.
Il sintomo più comune della parafrenia sono i deliri, che implicano il mantenimento di pensieri o credenze non vere. È comune anche la confabulazione, un discorso sfrenato di eventi che non hanno mai avuto luogo. Inoltre, i pensieri intrusivi possono apparire senza preavviso o invito e trasformarsi in ossessioni fastidiose, spiacevoli e indelebili.
Alla fine degli anni ‘1990 e all’inizio degli anni 2000, la parafrenia era più comunemente documentata in Spagna e Germania. Tuttavia, non c’era stata una ricerca sistematica sulla malattia dai tempi di Freud. La psicosi è raramente diagnosticata. Inoltre, manca un elenco nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), che serve specificamente come pubblicazione per la classificazione delle malattie mentali; e nella Classificazione internazionale delle malattie (ICD), che fornisce codici per una vasta gamma di condizioni mediche.