Anche se l’acido caffeico si trova nel caffè, non è correlato alla caffeina. Insieme al suo derivato fenetil estere dell’acido caffeico (CAPE), è un composto organico naturale che è il prodotto di molte piante, compresi i chicchi di caffè. Questa sostanza è un antiossidante e può agire anche come inibitore cancerogeno.
Gli antiossidanti, compreso l’acido caffeico, sono essenziali nella prevenzione di malattie come il cancro o le coronarie. Gli antiossidanti sono costituiti da una molecola in grado di rallentare o addirittura prevenire l’ossidazione di altre molecole. Quando l’ossidazione si verifica nel corpo, produce radicali liberi che sono in grado di danneggiare le cellule. Gli antiossidanti terminano questa reazione rimuovendo i radicali liberi che possono essere incoraggiati dal fumo, dallo stress, dalle infezioni da cibi fritti, dall’eccessiva esposizione al sole o dall’esposizione all’inquinamento e ai raggi X.
Quando il corpo ha bassi livelli di antiossidanti, possono verificarsi danni o morte alle cellule attraverso un processo chiamato stress ossidativo. Questo stress è un noto contributo all’insorgenza di molte malattie, tuttavia non è chiaro al 100% se sia la causa o la conseguenza della malattia. Le malattie più comuni sono gli ictus e le malattie degenerative.
L’acido caffeico inibisce anche gli agenti cancerogeni. Gli agenti cancerogeni si riferiscono a qualsiasi sostanza o agente coinvolto nella promozione del cancro. Esistono numerose sostanze che possono causare attività cancerogena, ma di solito sono tutte correlate alla quantità di radiazioni che emettono.
Gli agenti cancerogeni sono in grado di aumentare il rischio di cancro alterando o danneggiando il DNA a livello cellulare. Il risultato è che il danno al DNA non può essere riparato e questo può portare alla morte cellulare. Se ciò accade, le cellule possono diventare cancerose. Sebbene gli agenti cancerogeni non causino il cancro da soli, promuovono l’attività degli agenti cancerogeni che possono causare il cancro.
Una volta che un cancerogeno è entrato nel corpo, il corpo tenta di eliminarlo rendendolo più solubile in acqua in modo che possa essere rimosso. Questo avviene attraverso un processo chiamato biotrasformazione. Eppure il processo stesso può effettivamente convertire un cancerogeno meno tossico in uno più tossico senza inibitori cancerogeni. L’aggiunta di inibitori cancerogeni, come l’acido caffeico, aiuta a promuovere e mantenere la salute prevenendo la biotrasformazione e inibendo la produzione di agenti cancerogeni.
L’acido caffeico si trova nei chicchi di caffè. I livelli di antiossidanti presenti in questo acido sono in linea con quelli presenti in frutta, noci, oli e altri cibi sani.