Nu Shu è un sillabario cinese ideato da donne nella provincia cinese di Hunan. Le donne sono state scoraggiate dall’imparare a leggere e scrivere e, in risposta, hanno sviluppato il proprio metodo di comunicazione. Il sillabario era tenuto segreto agli uomini e utilizzato in una varietà di comunicazioni e opere d’arte. Durante la Rivoluzione Culturale, le donne cinesi furono incoraggiate a imparare insieme agli uomini e l’uso del Nu Shu iniziò a scomparire. Nel 2004, l’ultimo utente esperto della lingua è morto all’età di 98 anni.
Mentre il Nu Shu e la scrittura cinese convenzionale sono ovviamente correlati, i due sistemi sono molto diversi. Nu Shu è esclusivamente un sillabario, con ogni carattere che rappresenta un suono specifico. È anche scritto in uno stile corsivo e vengono apprezzate le linee molto sottili, in contrasto con le pennellate più spesse del cinese tradizionale. Visto uno accanto all’altro, Nu Shu sembra una versione allungata e delicata della scrittura cinese.
Le donne si scrivevano lettere a Nu Shu e usavano il loro sillabario anche in ricami e opere d’arte. Romanzi e poesie per la distribuzione solo tra le donne sono stati composti a Nu Shu, e le donne hanno anche usato la loro tecnica di scrittura segreta per passare la conoscenza tra loro. Chapbook con informazioni utili solo per le donne venivano spesso dati alle donne in occasione del matrimonio o del parto e queste informazioni venivano tramandate attraverso più generazioni.
Nu Shu ha attirato l’attenzione in Occidente quando è stato descritto in diversi romanzi sulle donne cinesi nei primi anni 2000. I romanzieri occidentali erano molto incuriositi dall’idea di un metodo di scrittura segreto e antico che potesse essere utilizzato per comunicare informazioni in modo sicuro. In effetti, i documenti scritti in Nu Shu venivano talvolta usati per accusare le donne di essere spie, poiché gli investigatori maschi non potevano leggere il testo e presumevano che fosse un codice segreto progettato per uno scopo sinistro.
Mentre il governo cinese inizialmente ha soppresso l’uso di Nu Shu durante la Rivoluzione Culturale, negli anni ‘1990, il governo ha iniziato a rendersi conto che questo sillabario segreto era un tesoro culturale. Piuttosto che consentire l’estinzione dell’uso di Nu Shu, il governo ha cercato di preservarlo con documenti scritti e ha incoraggiato gli studiosi a studiare il Nu Shu in modo che il sillabario possa essere trasmesso alle generazioni future. I tentativi di preservare Nu Shu garantiranno anche che i documenti scritti in questa lingua segreta possano essere letti in futuro, il che potrebbe essere utile per gli storici.