TrackPoint™ è lo stick di puntamento di IBM®, un dispositivo incorporato nella tastiera di alcuni laptop che consente il movimento del cursore. Il TrackPoint sembra la punta di una gomma rossa e si trova tra i tasti G e H su una tastiera QWERTY, punto morto della fila di casa. I dattilografi utilizzano la riga iniziale per appoggiare le dita, rendendo il bastoncino di puntamento l’unico dispositivo di puntamento che i dattilografi possono utilizzare per spostare il cursore senza staccare le dita dalla tastiera.
Il TrackPoint con il suo cappuccio in gomma sostituibile viene manipolato con la punta del dito indice. Lo stick di puntamento è essenzialmente concepito come un joystick miniaturizzato. La pressione applicata in qualsiasi direzione spinge il cursore nella stessa direzione. Maggiore è la forza applicata al dispositivo, maggiore è la velocità del cursore. I pulsanti sinistro e destro del mouse si trovano appena sotto la barra spaziatrice sui modelli dotati di TrackPoint.
I laptop dotati di stick di puntamento potrebbero anche avere un touchpad integrato nel poggiapolsi sotto la tastiera. Un touchpad è un piccolo pad sensibilizzato che manipola il movimento del cursore facendo scorrere le dita sulla sua superficie. Un ulteriore vantaggio di uno stick di puntamento su un touchpad è che il cursore può essere spostato all’infinito in qualsiasi direzione senza riposizionare il dito.
La configurazione del TrackPoint è importante poiché il dispositivo si trova al centro della tastiera. Se la sensibilità è impostata su un valore troppo basso, ci vorrà troppa pressione per spostare il cursore, il che potrebbe portare a stress indice e sindromi da affaticamento con un uso ripetitivo. Se la sensibilità è impostata su un valore troppo alto, i passaggi accidentali del TrackPoint durante la digitazione potrebbero spostare il cursore involontariamente.
Un problema comune con gli stick di puntamento è la deriva del cursore. Ciò si verifica quando il cursore è stato spostato intenzionalmente ma continua a cambiare posizione dopo aver smesso di esercitare pressione sullo stick di puntamento. Alcuni software eseguiranno la calibrazione automatica quando rilevano che si sta verificando una deriva. L’utente deve rimuovere momentaneamente il dito dal puntatore per consentire la calibrazione. In altri casi è necessaria la calibrazione manuale.
Una funzione opzionale che può essere abilitata nel software di configurazione di molti stick di puntamento è la possibilità di toccare lo stick per emulare un clic. Poiché i tocchi accidentali possono facilmente verificarsi durante la digitazione, molte persone scelgono di lasciare questa funzione disabilitata e sfruttare i pulsanti sinistro e destro del mouse sotto la barra spaziatrice utilizzando i pollici.
Il TrackPoint è stato il primo stick di puntamento inventato, un dispositivo concettualizzato nel 1984 da Ted Selker che poi ha lavorato come ricercatore e sviluppatore. Selker è stato ispirato dal suo interesse nell’eliminare il ritardo creato dal dover togliere le mani dalla tastiera per utilizzare un dispositivo di puntamento. Nel 1987 Selker lavorava per IBM e realizzò la sua invenzione sotto forma di TrackPoint. Oggi ci sono non meno di dieci nomi diversi per il bastone da puntamento, ogni marchio sviluppato da un produttore concorrente.