Un cyborg è un organismo con componenti sia artificiali che organici. Il termine “cyborg” è stato coniato per la prima volta dagli scienziati della NASA, Nathan Kline e Manfred Clynes in un articolo sull’aeronautica scritto nel 1960 che discuteva i potenziali vantaggi di un ibrido macchina/uomo che potesse operare nello spazio. Nella fantascienza e nella cultura popolare, i cyborg sono spesso raffigurati come esseri “mezzo uomo e mezza macchina” con impianti robotici o bionici, come RoboCop dal film omonimo del 1987 o gli spettacoli televisivi degli anni ‘1970, The Six Million Dollar Man e La donna bionica. I cyborg sono a volte confusi con gli androidi, che sono robot progettati per assomigliare agli esseri umani, come Data della serie TV degli anni ‘1980-’90, Star Trek: The Next Generation.
Le capacità della medicina moderna hanno indotto molti a riconsiderare la definizione di cyborg per includere mammiferi dotati di tecnologie riparative che aiutano a replicare i sistemi naturali del corpo, come una persona con un pacemaker o un impianto retinico o cocleare. Sebbene la protesi media non rientri nella definizione di tecnologia cyborg, un dispositivo protesico che utilizza sensori per replicare l’andatura naturale di una persona, come un sistema C-Leg, è considerato un’applicazione cyborg moderna.
Oltre alle tecnologie di riparazione, le applicazioni cyborg che possono migliorare il funzionamento umano oltre le capacità naturali del corpo sono oggetto di controversie. Ad esempio, lo sviluppo del tag RFID (Radio-Frequency Identification), che è sul punto di diventare una prolifica applicazione cyborg, è una microtecnologia impiantata in un essere umano o animale per archiviare potenzialmente informazioni. Gli oppositori di tale tecnologia indicano la potenziale invasione della privacy che potrebbe verificarsi con un tale dispositivo; potrebbe diventare un’applicazione di fatto per il monitoraggio di esseri umani e animali.
Un’altra controversa applicazione cyborg prevede l’utilizzo di insetti e animali in campo militare per scopi di combattimento tattico. Ad esempio, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Defense Advanced Research Projects (DARPA), ha iniziato a esplorare la possibilità di impiantare insetti con sensori di dati pupali per scopi di sorveglianza, nonché di impiantare squali con sensori cyborg simili per rilevare esplosivi sott’acqua.
Il saggio del 1985 scritto da Donna Haraway, “A Cyborg Manifesto: Science, Technology, and Socialist-Feminism in the Late Twentieth Century” ha presentato una visione positiva dei cyborg nel contesto della teoria femminista. Haraway ha teorizzato che il concetto metaforico di un cyborg implica il trascendere i vincoli storici e patriarcali del proprio genere naturale.