Un core IP è un complesso blocco funzionale di circuiti elettronici, il cui utilizzo è concesso in licenza ad altre società dal progettista originale. È generalmente una parte di un processore completo o di un altro circuito integrato molto complesso. Il design è stato generalmente dimostrato in un prodotto completamente testato prima che venga concesso in licenza. I core IP vengono utilizzati dagli ingegneri elettronici per implementare rapidamente componenti di logica unica e design di chip. Un controller di memoria, un’unità grafica tridimensionale o anche un intero processore può essere un core IP.
Quando un’azienda acquista una licenza per un core IP, di solito riceve tutto il necessario per progettare, testare e utilizzare quel core nel proprio prodotto. Il design di base è spesso fornito in un linguaggio di descrizione dell’hardware, analogo a un programma software per computer. Possono essere forniti anche schemi logici e di test, nonché specifiche di segnale. Di solito è incluso tutto il software necessario, nonché le note di progettazione e la documentazione sui bug noti.
I diritti acquistati con un core IP spesso includono la possibilità di modificarlo secondo necessità per l’uso nel design dell’acquirente. I core modificabili sono noti anche come soft core perché sono forniti in Register Transfer Language (RTL) o come netlist logiche. I core IP sono a volte forniti invece in un formato di layout a transistor di basso livello. Questi sono chiamati hard core perché non possono essere modificati in modo significativo dai licenziatari. Molti progetti a segnale misto e analogici sono forniti come hard core per garantire tempi di segnale e layout fisici specifici.
Alcune aziende costruiscono la loro intera attività attorno alla progettazione e alla licenza di core IP. Ad esempio, i processori ARM Holdings appaiono in molti telefoni cellulari, dispositivi del sistema di posizionamento globale e assistenti digitali personali. L’azienda in realtà non produce alcun chip; li concede semplicemente in licenza come core IP a molti altri produttori di chip. Per altre aziende, i core IP sono un mezzo finale per trarre profitto dai progetti che non utilizzano più nei propri prodotti. Un core IP è anche noto come core di proprietà intellettuale perché il proprietario può concedere in licenza ad altri i diritti d’autore e i brevetti del design principale.
Un esempio di core IP è il processore PowerPC® progettato da un gruppo di produttori di semiconduttori nel 1991. Questo chip è stato ampiamente utilizzato come processore autonomo nei sistemi Macintosh® di Apple® Incorporated fino al 2005. È stato anche frequentemente utilizzato in server e alcuni sistemi di videogiochi. Nel 2006, Apple® era passata ai chip Intel® Corporation e il PowerPC® stava diventando più di un processore di nicchia. Piuttosto che abbandonare l’architettura, i proprietari la concedono in licenza come core IP a molte altre aziende per l’uso nei loro progetti.