Un attuale detenuto di una prigione o di una cella di prigione è comunemente chiamato jailbird, sebbene il termine possa essere applicato anche a quelle anime fortunate che sono state recentemente rilasciate da quelle strutture correzionali. Un galeotto che spia i suoi compagni di cella può anche guadagnare il titolo di canarino o colombaccio, dal momento che ha scelto di “cantare” alle autorità.
L’origine della parola jailbird può essere fatta risalire almeno all’Inghilterra medievale, dove i detenuti venivano spesso posti in gabbie di ferro sospese a diversi piedi dal suolo. Queste gabbie erano generalmente visibili ai passanti, che erano abitualmente ispirati a riferirsi agli occupanti in gabbia come galeotti, poiché assomigliavano a veri uccelli domestici tenuti in vere gabbie per uccelli.
Mentre le gabbie sospese della prigione potrebbero aver lasciato il posto a celle a livello del suolo con condizioni igieniche e lettiere migliorate, l’idea di vedere un criminale condannato come un galeotto in gabbia continua ancora oggi. Alcuni prigionieri rilasciati si definiscono ancora ex carcerati, il che è spesso usato come eufemismo più accettabile per “ex detenuto” o “detenuto”.
Tuttavia, la giornata media di un prigioniero incarcerato non viene spesa interamente dietro le sbarre. Un detenuto può essere assegnato a un particolare di lavoro all’interno delle mura della prigione o trascorrere parte della sua giornata in un cortile sorvegliato con altri detenuti. I pasti vengono generalmente consumati al di fuori di una cella di prigione, a meno che il detenuto non sia punito in isolamento o sia in custodia cautelare.
L'”uccello” in jailbird può anche essere collegato al gergo britannico per una pena detentiva, come nel senso di “fare l’uccello” per un crimine. Questo particolare uso potrebbe essere caduto in disgrazia nei tempi moderni, ma i cittadini britannici del XVIII e XIX secolo sapevano certamente cosa significasse “fare un uccello”.
Il primo gergo americano includeva anche un riferimento agli schiavi africani come “merli”, che potrebbe facilmente essere un riferimento al loro stato di prigionia tanto quanto al colore della loro pelle.
Oggi, il termine jailbird è considerato più una descrizione casuale di una persona ripetutamente incarcerata con accuse minori come ubriachezza pubblica o piccoli furti.