Quando un’azienda subisce una perdita finanziaria netta in un dato anno, in alcuni casi può essere vantaggioso, ai fini fiscali, richiedere tale perdita negli anni futuri. Questa tecnica contabile è chiamata perdita riporto a nuovo, perché la perdita fiscale viene “riportata a nuovo” a un esercizio fiscale futuro. Le pratiche contabili generalmente accettate consentono di riportare la perdita fino a sette anni e, in alcuni casi, fino a 15 anni. L’uso della tecnica del riporto delle perdite è etico e legale, e talvolta anche necessario, ma deve essere usato con saggezza.
Lo scopo del riporto delle perdite è che un’impresa riduca la propria responsabilità fiscale. Ad esempio, se un’azienda registra un reddito operativo netto (NOI) negativo in un dato anno, ma poi ha un NOI positivo in uno dei prossimi anni, l’azienda può richiedere la perdita in uno degli anni redditizi, riducendo così il tasse pagate sugli utili di quell’anno. Questa tecnica è particolarmente utile in attività e settori tipicamente ciclici, come l’industria dei trasporti. Gli individui possono anche trarre vantaggio dal riporto delle perdite. Eventuali minusvalenze nette superiori a $ 3,000 dollari USA (USD) possono essere trasferite negli anni futuri per compensare le imposte successive sulle plusvalenze o sul reddito ordinario. In un anno, l’importo delle minusvalenze che possono essere utilizzate per compensare le plusvalenze è illimitato.
Tuttavia, vi è una piccola quantità di rischio associata a una perdita riportata a nuovo. Affinché un individuo o una società rivendichi una perdita in un anno successivo e redditizio, deve verificarsi quell’anno redditizio. Se la società sta soffrendo finanziariamente e potrebbe non essere disponibile per diversi anni, questa sarebbe una considerazione importante. Oppure, se seguono diversi anni non redditizi, l’opportunità di riportare la perdita verrà persa. Salvare la perdita di un anno per un utilizzo successivo è spesso una scelta saggia, tuttavia, se si prevedono profitti.
Le grandi aziende potrebbero voler pensarci due volte prima di impiegare il riporto delle perdite, poiché le cose possono diventare più complicate con l’aumentare delle dimensioni dell’azienda. Ad esempio, una società le cui azioni sono quotate in borsa dovrà considerare attentamente l’effetto che un riporto di perdite potrebbe avere sulle sue azioni. I profitti e le perdite riportati all’Internal Revenue Service (IRS) sono gli stessi che vedono gli azionisti pubblici. Sebbene possa essere vantaggioso sembrare solo leggermente redditizio per l’IRS, ciò può confondere o preoccupare gli azionisti che non sono consapevoli dell’avvenuto riporto. Una società i cui profitti sembrano stranamente bassi per un investitore potrebbe avere più difficoltà ad attirare gli investitori ad acquistare le sue azioni.
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