Una villanelle è una forma poetica fissa composta da 19 versi con due suoni di rima in tutto, in cui il rigo 1 del poema viene ripetuto nei versi 6, 12 e 18 e il rigo 3 viene ripetuto nei versi 9, 15 e 19. Il la poesia nel suo insieme è divisa in strofe di tre versi ciascuna, che sono chiamate terzine, fino alla strofa o quartina finale di quattro versi. Ogni verso ripetuto, o ritornello, chiude alternativamente una terzina fino alla quartina finale, in cui i due ritornelli fungono da distico di chiusura. Con uno schema di rime in uno schema di ABA nelle terzine e ABAB nella quartina, la struttura del poema è circolare piuttosto che lineare. L’esempio più noto di villanella è Do Not Go Gentle Into That Good Night, scritto da Dylan Thomas.
Come forma classica, la villanelle iniziò in epoca medievale come una ballata non strutturata. Nel Rinascimento, un’opera popolare di Jean Passerat su una tortora perduta utilizzò per la prima volta la struttura rigida comunemente associata a questa forma poetica. L’opera di Passerat divenne più nota nel XIX secolo. La parola villanelle è una variazione francese della parola italiana per “contadino”, poiché questo tipo di poesia era inizialmente associato a temi pastorali o campestri.
La maggior parte dei villanelle è stata scritta da poeti di lingua inglese. Gli scrittori che hanno contribuito a questa forma includono Edwin Arlington Robinson, Seamus Heaney, Sylvia Plath, Elizabeth Bishop, WH Auden e Theodore Roethke. Le villanelle contemporanee sono spesso scritte usando il pentametro giambico e le linee di ritornello sono talvolta leggermente alterate o punteggiate in modo diverso man mano che le stanze della villanelle avanzano verso la quartina finale.
Un esempio moderno di villanella è il poema di Theodore Roethke The Waking. In questa poesia, i versi di ritornello usati nel distico finale sono “Mi sveglio per dormire e prendo la mia veglia lentamente. / Imparo andando dove devo andare.” Le rime finali usate per il suono della prima rima sono: slow, go, know, you, how, do. Il secondo suono di rima, usato per le parti centrali delle strofe, è: paura, orecchio, là, scala, aria, vicino.
La villanelle è un tipo di forma fissa, in cui la poesia deve seguire elementi prescritti come ritmo, metro o schema. Altre due forme classiche in versi fissi sono il sonetto e la sestina. I sonetti possono seguire la variazione italiana o inglese. Una sestina ha determinate parole che vengono ripetute in punti specificati all’interno della poesia.