Una casa di accoglienza è una struttura residenziale che fornisce supporto alle persone mentre imparano a integrarsi nella società. I soggiorni in case di accoglienza sono messi a disposizione delle persone che escono da istituti come carceri e ospedali psichiatrici. Possono anche essere utilizzati per programmi di trattamento della droga, programmi di intervento per fuggitivi, preparazione delle persone con disabilità a entrare nella comunità dopo la riabilitazione e alloggio per vittime di aggressioni sessuali e violenza domestica. La casa di accoglienza offre alle persone un ambiente strutturato che colma il divario tra un’istituzione e il mondo esterno.
Le case intermedie possono essere case private che sono state convertite o strutture costruite appositamente per fornire servizi di supporto residenziale. I residenti hanno stanze, che a volte sono condivise con altri residenti, insieme a bagno e cucina. La casa di solito ha un’ampia area soggiorno e ricreativa che viene utilizzata per socializzare, nonché sessioni di consulenza di gruppo. A volte la comunità circostante resiste all’istituzione di una casa di accoglienza a causa di timori sui valori della proprietà o sulla criminalità, sebbene una struttura ben gestita non dovrebbe rappresentare una minaccia per la comunità.
L’orario in una casa di accoglienza può variare. Alcune strutture hanno giornate strutturate in modo molto rigoroso, con i residenti che partecipano alle riunioni, ricevono la terapia e hanno accesso alla consulenza e alla formazione professionale. Altri hanno un ambiente più non strutturato in cui viene incoraggiato il tempo libero in modo che i residenti abbiano l’opportunità di iniziare a creare i propri programmi ed esplorare la comunità circostante.
Le case a metà strada sono dotate di consulenti e altro personale di supporto che aiutano i residenti. Alcuni membri del personale possono vivere nella struttura per fornire supporto continuo, mentre altri possono recarsi presso la casa di accoglienza per essere disponibili durante il giorno. La casa di accoglienza può anche fornire diversi livelli di supporto per i membri. I residenti possono “laurearsi” da aree più sicure e strutturate della struttura ad aree che facilitano l’indipendenza. Alla fine, i residenti saranno ritenuti pronti per entrare nella società e potranno essere rilasciati dalla casa di accoglienza.
Le persone possono entrare volontariamente in una casa di accoglienza perché non si sentono pronte per il mondo esterno. In altri casi, può essere richiesto un soggiorno come parte dei termini di prova o di un programma di trattamento. Le persone tendono a ricevere i maggiori benefici quando vivono volontariamente in una casa di accoglienza e sono disposte a partecipare a programmi destinati ad aiutare i residenti. Le persone che non sono ancora pronte per questo approccio al trattamento possono sperimentare la recidiva, che è una ricaduta o un ritorno ad abitudini malsane o che creano dipendenza. Uno psicologo o uno psichiatra può essere tenuto a condurre una valutazione prima che un residente possa entrare in tale struttura, al fine di confermare che la persona è pronta e non sarà un pericolo per le altre persone nella casa di accoglienza.