Cos’è una reliquia filogenetica?

Una reliquia filogenetica è un organo corporeo che ha perso il suo vero uso ed esiste ancora solo perché non c’è una pressione selettiva particolarmente forte contro la sua esistenza. Un esempio comune negli esseri umani è l’appendice. Si pensa che l’appendice sia una reliquia filogenetica di un organo corporeo presente in molti erbivori chiamato cieco, che contiene batteri speciali per digerire la cellulosa, il materiale duro nelle piante. L’appendice umana non ha questi batteri, quindi le persone non possono digerire la cellulosa.

Una volta si pensava che la ghiandola pineale fosse una reliquia filogenetica, fino agli anni ‘1960 quando si scoprì che produceva melatonina, un ormone che modula i ritmi circadiani. L’unicità e il mistero della ghiandola pineale hanno indotto René Descartes a chiamarla la “sede dell’anima”, un organo corporeo che collegava gli esseri umani a Dio, anche se ultimamente non abbiamo visto questa teoria avanzata nelle riviste di biologia.

A volte il termine reliquia filogenetica è usato anche per descrivere specie che non hanno specie cugine contemporanee e hanno più cose in comune con le specie vissute centinaia di milioni di anni fa che con quelle odierne. Questi includono le cicadee, il granchio a ferro di cavallo e il famoso celacanto, originariamente ritenuto estinto da decine di milioni di anni, catturato al largo delle coste africane nel 1938. Queste specie sono cambiate poco nel corso di centinaia di milioni di anni. Le reliquie filogenetiche sono talvolta chiamate fossili viventi.

Il calamaro vampiro, o Vampyroteuthis infernalis, che significa “calamaro vampiro dall’inferno”, è un piccolo organismo nero vellutato che vive nelle profondità dell’oceano. Non è né un calamaro né un polpo, ma una reliquia filogenetica di un phylum in gran parte estinto. Il tuatara, un tipo di rettile, ha una ghiandola pineale molto sviluppata, con un occhio pineale mediano, parafisi e un sacco pineale, in grande contrasto con la nostra ghiandola pineale omogenea, suggerendo che la ghiandola pineale è davvero una parte-reliquia nonostante la sua piccola ruolo ormonale nell’uomo. Prove come queste ci consentono di valutare se un particolare organo o specie corporea sia o meno una reliquia filogenetica.

Ad un certo punto, i biologi hanno rivendicato vari squali, roditori, crostacei, piante e molti altri come reliquie filogenetiche. Un crostaceo, Neoglyphea neocaledonica, sembra un bizzarro incrocio tra un gambero e un’aragosta. Ci sono molti altri fossili viventi interessanti che puoi trovare se fai una ricerca su Internet per il termine.