Xanadu, noto anche come Zanadu o Shengdu, è un luogo mitico che affonda le sue radici in un’area reale della Mongolia interna. Xanadu divenne popolare come il luogo leggendario menzionato nel poema di Samuel Taylor Coleridge come il luogo in cui Kublai Khan costruì una cupola gigante per soddisfare ogni sua fantasia. Si credeva che il luogo fosse mitico fino a quando le rovine non furono scoperte a 270 km (168 miglia) a nord di Pechino e vicino alla città di Dolonnuur, alla fine del XX secolo. Si ritiene che Xanadu sia stata la capitale dell’impero di Kublai Khan, fondato nel XIII secolo.
Xanadu ora è poco più di un vasto campo verde che si estende per centinaia di chilometri. Dall’alto si possono ancora vedere le sagome degli antichi edifici, ma una volta a terra è visibile solo lo schizzo del muro esterno che proteggeva la città, e solo se lo si cerca veramente. Il profilo del muro è ricoperto da erba e terra per la maggior parte della sua lunghezza, e può essere facilmente confuso con una piccola collina. Ora c’è un muretto di pietra che segna l’area dove si trovava il palazzo di Kublai Khan. Il muretto è in realtà una ricostruzione. Gli archeologi hanno usato pietre e mattoni sparsi nell’area per mettere insieme una replica delle fondamenta del palazzo, che furono distrutte oltre 600 anni fa. Il palazzo originario era di circa 550 mq e occupava il centro della città.
A parte il muro, poco è rimasto del luogo magico che gli storici credono che Xanadu sia stato. I musei locali conservano un paiolo di ferro, disegni e fotografie che mostrano resti di tombe e piccole sculture in marmo. Gli storici credono anche di aver identificato un primitivo sistema di irrigazione che veniva utilizzato nell’area e credono che anche un altare sacrificale fosse in atto a Xanadu.
Xanadu è ora una zona turistica, anche se la verità è che pochissimi visitatori raggiungono l’area ogni anno. Il governo ha in programma di ricostruire una replica dell’originale Xanadu, ma probabilmente non rimarrà al posto della città originale.