L’autoesecuzione nel diritto si riferisce all’efficacia immediata di cose come un documento, un contratto e una legislazione senza alcuna azione giudiziaria richiesta. Anche le sentenze e gli statuti dei tribunali possono essere autoeseguibili, nel qual caso non vi è alcuna indicazione che una legge debba renderlo operativo. Il termine include il riferimento a norme e regolamenti in un accordo che consentono a determinati risultati o risposte specificati di avere effetto immediato o di seguire automaticamente. La maggior parte delle sentenze, come quelle pronunciate in un tribunale per controversie di modesta entità, non sono auto-eseguibili perché in genere forniscono alla parte vincente solo il diritto legale di riscuotere perdite o danni.
Le disposizioni costituzionali non sono sempre autoeseguibili; dipende da come leggono. Se si limitano a dichiarare principi o politiche senza dettagliare i mezzi che sono consentiti per attuarli effettivamente, o se la formulazione è mirata al legislatore, non sono considerati autoeseguibili. Ad esempio, un accordo tra un datore di lavoro e un dipendente che stabilisca semplicemente che un dipendente non deve perdere più di un determinato numero di giorni dal lavoro non è necessariamente autoeseguibile. Nel documento dovrebbero essere presenti anche le modalità con cui verrà gestita la situazione con il dipendente per consentire l’avvio di un’azione disciplinare automatica nei suoi confronti.
Altri esempi di statuti e diritti legali che potrebbero essere auto-eseguiti includono quelli forniti in documenti come i contratti di prestito. Una persona che prende in prestito una grossa somma di denaro da un istituto di credito spesso utilizzerà la propria casa come garanzia per garantire il prestito. Veicoli e altri beni di valore possono essere utilizzati anche per garantire alcuni prestiti, a seconda delle politiche dell’istituto di credito. Garantire un prestito è un modo per assicurare al prestatore che può riscuotere il proprio denaro se il mutuatario non riesce a rimborsare il prestito e gli eventuali interessi addebitati. Il contratto o l’accordo tra il mutuatario e il mutuante potrebbe consentire che il titolo di proprietà detenuto dal mutuatario passi legalmente automaticamente e senza azione legale al mutuante se il mutuatario non effettua i pagamenti.
La situazione esemplificativa con il mutuatario e il prestatore in cui avviene il trasferimento automatico del titolo di proprietà avrebbe comportato un diritto legale autoeseguibile. La mancata comprensione della definizione legale completa di autoesecuzione potrebbe comportare l’adozione di un’azione automatica dietro una violazione del contratto che potrebbe non essere legalmente consentita. Di solito è consigliabile consultare un avvocato prima di stipulare qualsiasi accordo o contratto.