Perché gli ultimi mammut lanosi dell’Alaska si sono estinti?

Il riscaldamento globale potrebbe sembrare un fenomeno recente, ma la verità è che il cambiamento climatico è stato una minaccia per una varietà di specie per migliaia di anni. Anche durante un’era glaciale, un pianeta in fase di riscaldamento può essere devastante, come dimostra la scomparsa di uno degli ultimi gruppi conosciuti di mammut lanosi, circa 5,600 anni fa. I mammut vivevano sull’isola di St. Paul al largo della costa dell’attuale Alaska, sopravvivendo grazie a ciò che potevano trovare in un luogo così remoto, che includeva l’acqua dei laghi. Ma gli scienziati ora credono che l’acqua sia evaporata durante un lungo periodo di caldo e che i mammut non ce l’abbiano fatta. In un certo senso, i mammut sull’isola di St. Paul erano stati fortunati. La maggior parte della loro specie era morta 5,000 anni prima, probabilmente a causa di cacciatori umani e altre cause, ma il gruppo isolato sull’isola del Mare di Bering era più protetto. Secondo uno dei ricercatori, sembra probabile che quando i laghi si sono ridotti, i mammut – così come altre creature sull’isola – hanno iniziato a radunarsi in massa attorno a qualunque abbeveratoio riuscissero a trovare, il che ha portato alla distruzione della vegetazione circostante. In effetti, hanno interrotto le loro scorte di cibo mentre si aggrappavano disperatamente all’acqua. L’ultimo gruppo conosciuto di mammut, sull’isola di Wrangel nell’Oceano Artico, si estinse appena 4,000 anni fa.

Un mondo lanoso:

I paleontologi possono determinare l’età di un mammut lanoso e la stagione in cui è morto esaminando il numero di anelli nelle sue zanne e il loro colore.
La ricerca sul DNA ha confermato che l’elefante asiatico è il parente vivente più prossimo del mammut lanoso.
La grotta di Rouffignac in Francia è conosciuta come “La grotta dei cento mammut” per la sua vasta collezione di dipinti e sculture di mammut lanosi.