Qual è la differenza tra la Torah e il Tanakh?

La Torah e il Tanakh, scritti anche Tanach, sono due testi estremamente importanti nella fede ebraica. Per essere più precisi, la Torah è una parte del Tanakh. Il Tanakh, chiamato anche Mikra, è il canone della Bibbia ebraica, costituito da tre suddivisioni tradizionali: la Torah, il Nevi’im e il Ketuvim. La parola Tanakh è un acronimo delle iniziali delle sue tre suddivisioni, mentre Mikra è ebraico per “leggere”.

Ogni suddivisione del Tanakh è composta da diversi libri. Il corpo dei testi è simile all’Antico Testamento cristiano, sebbene non tutti i libri dell’Antico Testamento siano inclusi nel canone biblico ebraico e la tradizione ebraica divide i libri in modo diverso. Anche la tradizione ebraica non impiega i capitoli ei numeri dei versetti usati nella Bibbia cristiana. Tuttavia, le edizioni moderne del Tanakh includono tipicamente le tradizionali divisioni cristiane per facilità di riferimento. I capitoli e i numeri dei versi cristiani sono stati introdotti nel canone biblico ebraico nel tardo medioevo in Spagna, e c’è una tendenza moderna a minimizzare la loro presenza nel testo, spesso relegandoli a margine o nelle note a piè di pagina.

La Torah, che significa “insegnamento”, è composta dai primi cinque libri della Bibbia ebraica, tradizionalmente ritenuta l’autore di Mosè. La Torah è considerata la più importante sacra scrittura del giudaismo. I cinque libri sono chiamati Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio in inglese. I loro titoli ebraici, presi dalla prima parola di ogni libro, sono Bereshith, Shemot, Vayikra, Bamidbar e Devarim. La Torah inizia con la storia della creazione del mondo e dell’umanità, e termina con l’arrivo del popolo ebraico nella Terra Promessa, o Canaan.

I Nevi’im, o “profeti”, consistono di otto libri: Giosuè, Giudici, Samuele, Re, Isaia, Geremia, Ezechiele e I dodici profeti. I Nevi’im sono tradizionalmente suddivisi in Nevi’im Rishonim, o “Ex Profeti”, costituiti dai primi quattro libri, e Nevi’im Aharonim, o “Ultimi Profeti”. Il Nevi’im Rishonim consiste principalmente di una narrazione riguardante la storia ebraica dal tempo della morte di Mosè alla sottomissione del Regno di Giuda da parte dei Babilonesi, mentre il Nevi’im Aharonim consiste in gran parte di profezie.

I Ketuvim, o “scritti”, sono composti da 11 libri: Salmi, Proverbi, Giobbe, Cantico dei Cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele, Esdra-Neemia e Cronache. I primi tre libri dei Ketuvim sono talvolta chiamati libri poetici. Mentre l’intero Tanakh è contrassegnato da note di cantillazione che guidano il canto liturgico del testo, il sistema di segni utilizzato nei Salmi, nei Proverbi e in Giobbe differisce da quello utilizzato nel resto del Tanakh. Il Cantico dei Cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste ed Ester sono noti collettivamente come i Cinque Rotoli e tradizionalmente vengono letti nel corso dell’anno in occasione di importanti festività ebraiche.