Quali sono le diverse forme di sonetto?

I poeti sono creature interessanti. Da un lato, è probabile che si mettano dall’altra parte del recinto convenzionale. Guardano il mondo in modo diverso rispetto agli individui più conservatori e mettono in discussione tutto. D’altra parte, provano un enorme piacere nell’inventare e padroneggiare regole e regolamenti poetici molto rigidi e poi infrangere quelle regole in modi inaspettati. Forme di sonetto tra cui il petrarchesco, lo shakespeariano e lo spenseriano hanno prodotto discendenti come le forme di sonetto curtal e Pushkin.

Tutti i sonetti tradizionali contenevano un totale di quattordici versi poetici che erano intrecciati insieme a una serie di schemi di rime. Queste forme tradizionali erano anche strettamente contenute da linee misurate in cinque battute, chiamate pentametri. Le parole stesse erano legate insieme in modo tale che l’accento cadesse su ogni altra sillaba, il che significava che ogni riga iniziava con una sillaba non accentata seguita da una accentata. È interessante notare che le differenze nel modo in cui sono state organizzate le rime hanno prodotto effetti molto diversi.

Il primo tipo di sonetto fu realizzato in Italia e lucidato alla perfezione da Francesco Petrarca, chiamato Petrarca dagli inglesi. Il sonetto petrarchesco o italiano riunisce i primi otto versi del pentametro giambico, detti ottava, e assegna loro un arrangiamento in rima ABBAABBA. Il sestetto, o le ultime sei righe, introducono tre nuove serie di rime che possono essere organizzate nella forma CDECDE, CDEECD o in un altro modo. La rigidità sull’ottava con il suo numero limitato di rime e la sua configurazione assoluta è bilanciata nella relativa libertà del sestetto.

Il sonetto Spensarian è una delle forme di sonetto rese popolari dagli scrittori inglesi. Sebbene anch’esso sia un poema di quattordici versi scritto in pentametro giambico, il flusso e la struttura delle coppie in rima sono enormemente diversi. I sonetti petrarcheschi forzano una separazione tra l’ottava e la sestetta, che si traduce in una volta, o cambiamento, di soggetto da una stanza all’altra. I sonetti spenseriani, al contrario, producono un senso intricato e intrecciato organizzando le rime come ABABBCBCCDCDEE. C’è una connessione tra ogni serie di quattro righe in quanto la riga successiva fa eco alla precedente; questa forma di sonetto introduce anche una coda di due versi, in questo caso un distico.

Il sonetto shakespeariano, tra le forme di sonetto tradizionali, è il meno rigido. Chiamato anche sonetto inglese, questa versione organizza il poema in tre gruppi di quattro versi pentametri giambici in rima che rimano ABABCDCDEFEF. Questi dodici versi sono seguiti da un distico in rima di due versi, GG. Con più coppie in rima, l’opportunità di introdurre più idee diventa più facile.

Il poeta Gerard Manley Hopkins ha creato il curtal come una sfida basata sul sonetto petrarchesco. Tra le forme di sonetto, questa versione complessa è essenzialmente tre quarti di un sonetto italiano con meno versi e accenti invertiti. Il sonetto Puskin, o onegin, è scritto in trameter giambico, che gli conferisce versi più brevi e alterna finali maschili e femminili che alternano gli accenti avanti e indietro, conferendo al poema una qualità galoppante.