La corteccia prefrontale si trova nelle regioni corticali del lobo frontale del cervello e si pensa che sia coinvolta in comportamenti come percezione, memoria, giudizio e ragionamento, nonché nell’espressione del comportamento sociale e della personalità. La connessione tra la corteccia prefrontale e la memoria sorge quando questa parte del cervello sembra svolgere un ruolo chiave nel controllo della memoria di lavoro o a breve termine. L’esatto funzionamento del cervello deve ancora essere scoperto, ma la tecnologia di imaging ha portato ad una maggiore conoscenza dei processi coinvolti nella memoria. La ricerca sui disturbi della memoria a breve termine come la schizofrenia ha fatto luce sulla connessione tra la corteccia prefrontale e la memoria.
I neurologi lavorano sulla base del fatto che esistono due tipi di memoria: a lungo e breve termine. La memoria a breve termine o di lavoro è l’informazione che viene utilizzata in qualsiasi momento. Le informazioni vengono prima raccolte dai sensi e questo viene temporaneamente conservato nella memoria sensoriale. Se l’immagine che ha ispirato la memoria sensoriale è concentrata per più di otto secondi, lo stimolo viene codificato nella memoria a breve termine. Ciò che accade dopo la memoria dipende da come vengono elaborate le informazioni: possono essere provate o ripetute, archiviate nella memoria a lungo termine o perse.
La connessione tra la corteccia prefrontale e la memoria è ancora in fase di studio, anche se sono stati fatti molti progressi da quando il primo uso di tecniche di imaging avanzate nel 1997 ha mostrato cosa succede quando il cervello tiene stimoli sensoriali nella memoria di lavoro e quindi l’attività coinvolta nel richiamo di tali informazioni. Poiché non vi sono cambiamenti fisici effettivi nelle connessioni sinaptiche coinvolte nella memoria a breve termine, è difficile determinare se la memoria di lavoro è di natura plastica o dinamica. Nella prima teoria, la memoria a breve termine sarebbe formata dai cambiamenti temporanei nelle trasmissioni sinaptiche mentre nella seconda teoria, le memorie sono tenute elettricamente all’interno di un circuito e formano un circuito di retroazione.
La sua posizione nella parte anteriore della testa dietro la fronte rende questa zona del cervello molto vulnerabile. A causa della connessione tra la corteccia prefrontale e la memoria, in particolare la memoria di lavoro, qualsiasi danno alla prima probabilmente porterà a una compromissione della seconda. Le funzioni di questa parte del cervello comprendono la pianificazione, l’attenzione e il processo decisionale e l’organizzazione delle informazioni distribuite contenute nel sistema nervoso. All’interno della corteccia prefrontale, alte concentrazioni di fibre nervose contenenti dopamina, un neurotrasmettitore che trasmette messaggi ai neuroni tramite sinapsi, sono parte integrante dei processi che determinano la memoria di lavoro.