La capacità residua funzionale (FRC) è il volume d’aria che rimane all’interno dei polmoni dopo che si è verificata la normale espirazione o espirazione. FRC rappresenta il volume d’aria all’interno delle vie respiratorie più piccole e degli alveoli, o sacche d’aria, che compongono i polmoni. In condizioni come l’enfisema, in cui i polmoni diventano meno elastici, potrebbe esserci un FRC maggiore del normale. Fattori come l’obesità possono portare a una ridotta capacità residua funzionale. La FRC viene utilizzata insieme ad altre misurazioni, note come test di funzionalità polmonare, per valutare le condizioni dei polmoni.
Quando una persona espira normalmente, nei polmoni rimane un volume d’aria. Quest’aria è costituita dal volume di riserva espiratorio, o ERV, e dal volume residuo, o RV. Se, dopo la normale espirazione, una persona continua a espirare con il maggior sforzo possibile, la quantità extra di aria espirata è l’ERV. Il volume residuo, o RV, rappresenta la piccola quantità di aria che rimane all’interno degli alveoli dopo che l’ERV è stato espulso dai polmoni. Insieme, ERV e RV costituiscono la capacità residua funzionale.
La misurazione della capacità residua funzionale può essere utile perché, se combinata con altre misurazioni polmonari, può fornire un valore per la capacità polmonare totale, o TLC, che rappresenta il volume totale di aria che i polmoni contengono quando sono pieni. Man mano che le persone invecchiano, mentre la capacità polmonare totale rimane la stessa, è normale che la capacità aumenti. Ciò è dovuto a una naturale perdita di ritorno elastico nei polmoni, che si verifica come parte del processo di invecchiamento.
Un aumento della capacità residua funzionale può essere causato da qualsiasi condizione che porti a un eccessivo gonfiaggio dei polmoni. Tali condizioni possono includere enfisema e asma. Una diminuzione dell’inflazione e un FRC più basso si verificano quando le persone sono sdraiate o sono state sedate e in coloro che sono obesi.
I laboratori di fisiologia respiratoria possono utilizzare diversi metodi per misurare la capacità residua funzionale, comprese le cosiddette tecniche di diluizione del gas e la pletismografia dell’intero corpo. La diluizione del gas può comportare la respirazione di una quantità nota di elio in un sistema sigillato, fino a raggiungere uno stato di equilibrio in cui la concentrazione di elio nei polmoni e nel resto del sistema è la stessa. La quantità di cui è stato diluito l’elio può essere utilizzata nel calcolo del volume della capacità funzionale residua. Nella pletismografia di tutto il corpo, una persona esegue un esercizio di respirazione all’interno di una scatola sigillata. Le variazioni della pressione all’interno della scatola possono essere misurate e utilizzate per calcolare il volume d’aria nei polmoni che rappresenta la FRC.