Cos’è un ascesso perianale?

Un ascesso perianale, chiamato anche ascesso anorettale, è un accumulo di pus sotto la pelle che circonda il retto o l’ano. Questa infezione di solito inizia in una ghiandola nel canale anale che secerne muco. Le ghiandole situate nella regione anale generalmente contengono batteri delle feci, che rendono quest’area un ambiente ospitale per un ascesso.
In genere, gli ascessi perianali sono causati da batteri Staphylococcus, E. coli o Streptococchi. Quando l’infezione inizia a colpire l’ano e il retto, crea una cavità piena di pus che può causare dolore costante. A volte, un ascesso può causare danni significativi ai tessuti circostanti e alla fine può causare incontinenza fecale. L’incontinenza fecale si riferisce all’incapacità di controllare il rilascio di feci o feci.

Le cause comuni di ascesso perianale includono ghiandole anali bloccate e infezioni trasmesse sessualmente. Ci sono molti fattori che possono aumentare il rischio di un ascesso, come un sistema immunitario indebolito e costipazione cronica. Altri fattori che contribuiscono includono malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn, il diabete e la gravidanza.

I sintomi più comuni di un ascesso perianale includono movimenti intestinali dolorosi, costipazione e dolore addominale inferiore. Il trattamento precoce è importante perché un ritardo nel trattamento può causare la diffusione dell’infezione nelle aree circostanti. Il trattamento di solito include antidolorifici, come farmaci antinfiammatori, paracetamolo o analgesici prescritti a base di codeina. Molto spesso vengono somministrati antibiotici, per via orale o endovenosa. A volte vengono prescritti anche ammorbidenti per le feci per prevenire sforzi durante i movimenti intestinali, che possono esacerbare l’ascesso.

A volte, farmaci e antibiotici non sono trattamenti efficaci. In questi casi, può essere raccomandata la chirurgia dell’ascesso perianale. La chirurgia per trattare l’ascesso è solitamente minore e viene spesso eseguita in regime ambulatoriale. La procedura prevede l’esecuzione di una piccola incisione sull’area ascesso e il drenaggio del pus. In genere, gli ascessi più grandi e più profondi vengono asportati chirurgicamente in una sala operatoria utilizzando un anestetico locale o generale.

Dopo l’intervento, l’area chirurgica viene solitamente coperta con una garza per circa 48 ore. Il medico può anche raccomandare semicupi caldi ogni quattro ore per alleviare il dolore e il gonfiore. Anche i semicupi o l’atto di sedersi in acqua calda fino all’anca possono essere efficaci nel drenare il pus residuo. Un pernottamento in ospedale può essere raccomandato quando l’intervento non viene eseguito in regime ambulatoriale. Molto spesso, l’ascesso non tornerà a condizione che la causa sottostante sia riconosciuta e trattata.