I focolai di sostanza bianca appaiono comunemente su una risonanza magnetica (MRI) come punti bianchi luminosi sulla parte del cervello che contiene cellule nervose ricoperte di tessuto lipidico noto come mielina. I fuochi compaiono tipicamente in aree con livelli più elevati di fluido. Di solito indicano cambiamenti fisiologici causati da processi patologici, infezioni o dal normale processo di invecchiamento. Gli individui con focolai di sostanza bianca possono o meno presentare sintomi fisici.
Le persone spesso identificano questi punti luminosi con la potenziale diagnosi di sclerosi multipla (SM) o tumori cerebrali, ma non è necessariamente così. I professionisti medici valutano le macchie in base ai sintomi fisici di un paziente, alla posizione e alle dimensioni delle lesioni e alle informazioni ottenute da altri test. Una diagnosi corretta può richiedere il parere di radiologi, neurologi o altri specialisti, in combinazione con una serie di test sui fluidi corporei ed esami fisici.
La sclerosi multipla comporta il deterioramento della guaina mielinica, che una risonanza magnetica descrive come focolai di sostanza bianca in varie parti del cervello. I pazienti con SM di solito lamentano disturbi visivi insieme a intorpidimento o debolezza delle estremità. Gli operatori sanitari effettuano una diagnosi definitiva sulla base della risonanza magnetica, del prelievo di liquido spinale e di approfonditi test visivi. Gli operatori sanitari di solito ordinano la risonanza magnetica per un periodo di tempo, controllando un numero maggiore di focolai e la posizione dello sviluppo della placca.
I pazienti con encefalite batterica, fungina o virale presentano comunemente questi punti anche nelle scansioni MRI. Le aree tipicamente indicano ascessi o infiammazioni vascolari. I pazienti generalmente riferiscono di aver avuto un’infezione o di manifestare sintomi fisici, motivo per cui vengono eseguiti gli studi di imaging. La diagnosi e il trattamento di solito richiedono l’identificazione dell’organismo attraverso campioni di sangue e urine, prelievo spinale e colture di sensibilità.
I tumori cerebrali e l’emorragia post-ictus appaiono frequentemente come focolai di sostanza bianca e la risonanza magnetica con mezzo di contrasto generalmente indica ulteriormente un coinvolgimento vascolare specifico. I pazienti con entrambe le diagnosi generalmente manifestano sintomi fisici che richiedono gli studi di imaging. Il trattamento del tumore dipende dal fatto che la lesione sia benigna o maligna, dalle sue dimensioni e dalla sua posizione. Il trattamento per le lesioni che appaiono secondarie a un ictus dipende dal fatto che un vaso sia bloccato o rotto e che sia accessibile.
I pazienti con diagnosi di ipertensione, diabete o colesterolo alto hanno spesso focolai di sostanza bianca. Queste aree generalmente indicano un flusso sanguigno limitato nei capillari del cervello. Queste lesioni compaiono frequentemente quando gli individui invecchiano e, nella maggior parte dei casi, questi pazienti non hanno sintomi fisici. Gli operatori sanitari generalmente prescrivono farmaci per la causa sottostante e seguono secondo necessità. Sono stati scoperti anche dei punti nel cervello di pazienti con una storia di emicrania.