La terapia oscura è una branca della cronoterapia che utilizza l’assoluta assenza di luce per migliorare la salute psicologica e riaggiustare i ritmi circadiani, in particolare il ciclo sonno-veglia. Le funzioni del corpo umano seguono naturalmente un periodo ciclico di 24 ore che rispecchia lo schema alba-tramonto; quando troppi stimoli disturbano questo ritmo, possono verificarsi insonnia, depressione e sbalzi d’umore. Le persone con mania, schizofrenia o disturbo bipolare sono particolarmente suscettibili ai ritmi circadiani distorti e possono peggiorare le loro condizioni a causa delle interruzioni dell’orologio biologico. Bloccando la luce blu, che è una luce potente, visibile e a lunghezza d’onda corta, la terapia oscura può riportare il corpo al suo ritmo naturale, spesso entro tre giorni.
Dando al cielo la sua caratteristica tonalità blu, la luce blu si irradia in lunghezze d’onda che raggiungono i 468 nm. Questa luce, più di ogni altra luce nell’intero spettro, può soffocare la produzione di melatonina da parte dell’organismo, un ormone che induce la sensazione di sonnolenza. Gli studi dimostrano che l’effetto negativo della luce blu sulla melatonina è il fattore principale che cambia i ritmi circadiani e diminuisce la capacità di dormire. L’obiettivo della terapia del buio è rimuovere la luce blu da almeno 10 ore a 12 ore al giorno per diversi giorni, consentendo alla ghiandola pineale di aumentare la produzione di melatonina da parte del corpo e riassociare il sonno all’oscurità e al tramonto.
La terapia si svolge spesso in una stanza senza finestre, senza lampada e senza superfici in grado di riflettere la luce. I pazienti sono avvolti nel buio pesto per indurre il sonno, di solito intorno all’ora del tramonto. In assenza di una stanza per la terapia dedicata e buia come la pece, ai pazienti possono essere dati occhiali speciali o occhiali con lenti gialle in grado di filtrare la luce blu. Bloccare gli occhi da qualsiasi luce è fondamentale poiché la retina dell’occhio, quando rileva la luce o l’assenza di luce, invia messaggi alla regione dell’ipotalamo del cervello, che regola il ciclo sonno-veglia del corpo.
Considerata l’antitesi della terapia della luce, la terapia del buio viene spesso praticata in combinazione con la terapia della luce, che utilizza una luce artificiale brillante per imitare la luce solare e sollevare gli stati d’animo. I candidati per la terapia oscura includono quelli con disturbi psichiatrici e quelli che soffrono di lievi disturbi del ritmo circadiano come i viaggiatori a lunga distanza che soffrono di jet lag o le nuove madri i cui ritmi corporei sono stati interrotti dalle esigenze dei neonati e delle poppate notturne. La terapia oscura può essere somministrata per un massimo di 14 giorni alla volta in caso di grave interruzione, come spesso accade con la mania. Gli utenti della terapia oscura riportano una serie di benefici, tra cui meno ansia, fine della depressione e maggiore chiarezza mentale. Alcuni utenti sono in grado di ridurre o interrompere l’uso degli antidepressivi prescritti.