Il Sacro Tempio di Gerusalemme si riferisce a due templi ebraici distrutti che un tempo si trovavano sul Monte del Tempio, una piattaforma artificiale dalla sommità piatta situata nella Città Vecchia di Gerusalemme. Attualmente, il sito è occupato da due santuari islamici, la Cupola della Roccia, costruita nel 691, che la rende la struttura islamica più antica del mondo, e la Moschea di Al-Aqsa, costruita sui resti di un santuario costruito già nel 684.
A causa della santità di questo sito nella religione ebraica, pochi ebrei osano camminarci sopra. È il terzo luogo più sacro dell’Islam. Come puoi immaginare, il sito è un punto critico di conflitto religioso. Alcuni ebrei si aspettano l’eventuale costruzione di un Terzo Tempio, o ritenendolo necessario per la venuta del Messia ebreo, o affermando che il Tempio scenderà dal Cielo in concomitanza con l’arrivo del Messia.
Il Sacro Tempio originale fu presumibilmente costruito dal re Salomone nel 957 a.C., per servire il suo regno. Tuttavia, gli scavi archeologici del territorio circostante non sono riusciti a trovare alcuna prova di una civiltà urbana nell’area in quel momento, indicando invece che l’area era abitata da non più di 5,000 pastori nomadi riuniti al massimo in pochi piccoli villaggi. Tuttavia, la leggenda narra che il re Salomone costruì la struttura nel luogo in cui suo padre, il re Davide, si pentì a Dio per 1) aver commesso il peccato di contare il popolo d’Israele, cosa che gli era stato ordinato di non fare, o 2) prendendo la moglie di un re che aveva conquistato. Il Primo Tempio Santo prese il posto del Tabernacolo di Mosè (un santuario mobile) e dei Tabernacoli di Shiloh, Nov e Givon.
Nel 587 i Babilonesi invasero la città e rasero al suolo il tempio. Tutti gli ebrei furono successivamente uccisi o reclutati in cattività a Babilonia. Nei decenni successivi, molti ebrei tornarono e la costruzione di un nuovo Tempio Santo iniziò nel 537 a.C. Fu terminato nel 516 a.C. e servì come centro della religione ebraica per quasi altri sei secoli. Nel 20 a.C., il procuratore romano non ebreo “Re dei Giudei” (come dichiarato dal Senato romano) Erode il Grande iniziò ampi lavori di ristrutturazione dell’altopiano, ampliandolo fino alle dimensioni attuali e rinnovando completamente il Tempio. Il risultato, “Tempio di Erode”, è ancora chiamato il Secondo Tempio perché i sacrifici sono continuati per tutta la durata della ricostruzione.
Nel 70 a.C., i romani stavano reprimendo continue rivolte ebraiche e decisero di radere al suolo la città di Gerusalemme. Tutti gli ebrei della città furono uccisi o ridotti in schiavitù e il Secondo Tempio fu distrutto. L’Arco di Trionfo che commemora il saccheggio della città, l’Arco di Tito, si trova ancora a Roma. Gli ebrei furono però devastati. Sebbene tutte le pareti del Sacro Tempio siano ancora sotterranee, solo il Muro Occidentale è esposto, e rimane uno dei luoghi più sacri dell’ebraismo, se non il più sacro.