Cos’è Voyager I?

La Voyager I è una navicella spaziale di 733 kg che ha visitato Giove e Saturno tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Attualmente, è l’oggetto creato dall’uomo più lontano dalla Terra, a poco più di 100 AU (lunghezze Terra-Sole) distante, o circa 13 ore luce. Attualmente si trova in una parte del sistema solare esterno chiamata elioguaina, dove il vento solare del Sole viene compresso e reso turbolento dalla sua interazione con il mezzo interstellare. Il Voyager I si trova nella regione della cintura di Kuiper, un’enorme cintura di asteroidi situata oltre l’orbita di Nettuno.

Alimentato da generatori termici di radioisotopi, Voyager I avrà energia sufficiente per far funzionare i suoi strumenti fino a circa il 2020, a quel punto si spegnerà. Gli scienziati sperano che a questo punto passerà completamente al di fuori dell’elioguaina, dando loro le prime letture del mezzo interstellare.

La Voyager I ha una storia unica. È stato lanciato il 5 settembre 1977 e ha fornito le prime immagini ad alta risoluzione delle lune di Giove e Saturno, tra cui Callisto, Io, Titano, Ganimede e molti altri. È stata lanciata solo un mese dopo Voyager II, un’altra sonda interstellare che ha visitato i giganti gassosi. Ma poiché la Voyager I ha beneficiato maggiormente dell’assistenza gravitazionale, si sta muovendo molto più velocemente della Voyager II e continuerà a farlo per secoli, se non millenni.

Nel gennaio 1979, la Voyager I passò a soli 349,000 chilometri (217,000 miglia) dal centro di Giove. La sua osservazione fondamentale è stata l’attività vulcanica sulla luna di Giove Io, che non era stata osservata dai telescopi terrestri o da altre due sonde che avevano visitato Giove prima, Pioneer 10 e Pioneer 11. Io orbita molto vicino a Giove e la sua geologia è molto attiva a causa di la sua vicinanza ai potenti campi magnetici di Giove.

Nel novembre 1980, la Voyager I visitò Saturno, il suo massimo avvicinamento il 12 novembre, quando arrivò a 124,000 chilometri (77,000 miglia) dalla sommità delle nuvole di Saturno. Ha fatto osservazioni degli anelli e delle lune di Saturno, in particolare Titano, che ha una propria atmosfera. Gli scienziati hanno scelto che la Voyager I si avvicinasse da vicino a Titano per osservarlo, il che lo ha fatto uscire dal piano dell’ellittica, rendendo Titano l’ultimo corpo del sistema solare a cui si sarebbe avvicinato. La sua sonda gemella, Voyager II, ha completato il Planetary Grand Tour, andando oltre Saturno per visitare Urano e Nettuno.