Cos’è la biomimetica?

La biomimetica, a volte nota come bionica o biomimetica, è l’arte di adottare strategie adattative naturali utilizzate da piante o animali e tradurle in progetti ingegneristici che possono essere utilizzati per implementare prodotti o strumenti. La biomimetica è anche un campo accademico relativamente recente basato sull’utilizzo di queste strategie, incentrato presso l’Università di Bath nel Regno Unito, ma con aderenti ovunque. Piuttosto che considerarlo un campo indipendente, la biomimetica è probabilmente meglio descritta come uno stato d’animo che può essere sostenuto da qualsiasi inventore o scienziato.

Ci sono molte ovvie applicazioni della biomimetica. Il velcro ha lo scopo di simulare l’effetto di presa delle sbavature delle piante. Si dice che la vernice resistente all’acqua e allo sporco rispecchi la pelle idrofoba del loto. Il tessuto può essere utilizzato per creare un baldacchino artificiale.

Alcuni velivoli senza pilota (UAV) simulano vari aspetti degli insetti utilizzati per volare e aggrapparsi alle pareti. Radar e sonar presumibilmente imitano le facoltà di ecolocalizzazione dei pipistrelli. Un pacemaker artificiale imita una raccolta di cellule pacemaker organiche situate vicino al cuore.

Si può dire che la biomimetica sia presente in tutta l’ingegneria e nella progettazione nella misura in cui noi come esseri umani siamo inclini a essere ispirati dalla natura e dalla vita. Consideriamo anche gran parte della natura esteticamente gradevole e potremmo essere inclini a imitarla anche se esiste un approccio “innaturale” che svolge meglio la sua funzione. Ci sono anche elementi fondamentali in qualsiasi sistema complesso che possono convergere nella loro forma e funzione, creando inevitabili somiglianze in biologia e tecnologia. La biomimetica può essere invocata come un modo per indurre i tipi ambientalisti ad aprirsi maggiormente alla tecnologia come fonte di soluzioni eleganti ai problemi quotidiani.

Altre applicazioni della biomimetica possono essere più all’avanguardia o addirittura futuristiche rispetto a prodotti come il velcro. Negli ultimi decenni, è diventato completamente possibile emulare regioni cerebrali o addirittura l’intero cervello di alcuni animali semplicistici come le aragoste. Questa viene definita biomimetica anche se l’emulazione è solo di interesse scientifico e non ha applicazioni concrete.

I grandi ornitotteri, aerei con le ali battenti, non sono ancora stati pilotati con successo, ma lo saranno nel prossimo futuro, ispirati agli uccelli. I robot da combattimento del futuro sono stati descritti come insettoidi giganti quando sono a terra e girini giganti quando sono in mare. Gli ATAT di Star Wars sembrano elefanti giganti. Altre meraviglie tecnologiche ispirate alla biomimetizzazione arriveranno sicuramente, sia nel mondo della finzione che nel nostro mondo reale.