Il capitale di classe 1 si riferisce alla salute finanziaria di una banca. Spesso utilizzato dalle agenzie di regolamentazione nelle economie sviluppate, questo tipo di capitale è considerato per determinare la solvibilità di un istituto finanziario. Il capitale azionario ordinario è una misura chiave della solidità finanziaria di una banca e rappresenta la componente più comunemente utilizzata nel calcolo del capitale di classe 1 di una banca. Il suo utilizzo nella valutazione della salute finanziaria di un’azienda è utile perché è una misura di attività liquide che hanno un valore chiaro e fornisce un grado di certezza sia ai regolatori che agli investitori.
Tecnicamente, il capitale di classe 1 è una misura del capitale di base di una banca, che include le sue azioni ordinarie e le sue riserve dichiarate. Le azioni ordinarie rappresentano una percentuale dell’azienda che è di proprietà di azionisti di azioni ordinarie. Le riserve dichiarate sono utili generati da una società al di fuori delle distribuzioni effettuate agli azionisti sotto forma di dividendi in contanti o azioni. Questo capitale viene anche misurato in un’equazione matematica nota come coefficiente patrimoniale di livello 1. Questo calcolo viene effettuato dividendo il capitale di classe 1 di un’impresa per le sue attività ponderate per il rischio, o quelle attività in bilancio, come i prestiti, che sono misurate in base al rischio di credito.
Un altro modo per misurare questo capitale è considerare la partecipazione di un investitore. È un calcolo dell’importo pagato dagli azionisti per ottenere una quota di partecipazione parziale in una banca, cioè il prezzo pagato per acquistare azioni, combinato con gli utili generati dalla banca, con l’eccezione di eventuali perdite che potrebbero essere state sostenute. L’importo dell’investimento originario per ogni singola azione combinato con l’aumento del valore per azione rappresenta l’importo del capitale di classe 1 per gli investitori.
Per legge, le banche sono tenute a mantenere un certo livello di capitale di classe 1 in bilancio, a seconda della regione in cui si trova la sede. Negli Stati Uniti, tale livello deve essere mantenuto al 4% o più. Un rapporto superiore al 13% implica che un’azienda sia prudente e prudente con le sue spese e le sue riserve di capitale.
In alcuni casi, un rapporto di livello 1 può essere una misura ingannevole della solidità finanziaria di un’azienda. Questo perché, oltre al capitale proprio e alle riserve dichiarate, possono esserci altre attività nascoste non riportate in bilancio. Le attività di terzo livello, ad esempio, non possono essere valutate in modo semplice. Queste attività potrebbero essere un immobile o strumenti di trading complessi, come i derivati, i cui valori si basano su ipotesi o aspettative. Senza aggiungere queste attività alla struttura finanziaria complessiva di una banca, l’effettiva salute finanziaria dell’istituto potrebbe essere compromessa.
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