Che cos’è l’industria della plastica?

L’industria della plastica è un mercato mondiale coinvolto nella produzione o nell’uso della plastica. Le materie plastiche sono composti chimici apprezzati per essere leggeri, resistenti e poco costosi da produrre e facilmente modellabili in molteplici forme possibili. Dalla plastica, detti anche polimeri, vengono prodotti migliaia di articoli ordinari e specializzati. I prodotti in plastica appaiono quindi quasi ovunque sulla Terra, anche se l’industria della plastica esiste solo dall’inizio del XX secolo.

Nei tempi antichi, gli esseri umani usavano i cosiddetti polimeri naturali come la gomma, la linfa degli alberi indurita o il corno di animali per creare oggetti specializzati che non potevano essere fatti di metallo, pietra o altre materie prime comuni. Questi oggetti speciali includevano rivestimenti per finestre, recipienti per cibo e bevande e gioielli. Nel 1800 e nel 1900, gli scienziati hanno svelato i primi polimeri sintetici, sostanze malleabili prodotte da carbone, petrolio o cellulosa. Questi polimeri, o plastiche, trovarono presto impiego come recipienti di cottura, isolanti elettrici e materiali per alloggi. Alla fine degli anni ‘1920, l’industria della plastica stava creando un nuovo standard per i beni prodotti in serie che avrebbe plasmato il resto del XX secolo.

Nei tempi moderni, la plastica include numerose sostanze sintetiche, tra cui cloruro di polivinile (PVC), poliestere e polistirene, meglio noto come Styrofoam™. La plastica può essere modellata in diverse forme, pesi e punti di forza per un’ampia varietà di usi. Numerosi prodotti o parti di prodotti sono realizzati con le varie materie plastiche, tra cui parti di macchine e automobili, materiale isolante e ammortizzante e persino scarpe e abbigliamento. L’industria della plastica è quindi diventata onnipresente nella maggior parte dei paesi sviluppati.

Ci sono alcune preoccupazioni ambientali sull’uso diffuso della plastica. Poiché la plastica è economica da creare, molti imballaggi di plastica devono essere usati una volta e poi scartati. Ciò aumenta i rifiuti e, a differenza dei materiali naturali come la carta, la maggior parte delle plastiche non si biodegrada né si dissolve nel tempo in materiali naturali innocui. Alcune plastiche possono anche creare diossina, un composto chimico mortale, quando vengono bruciate. Molte comunità e aziende supportano programmi di riciclaggio della plastica per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della plastica.

Il termine plastica nell’uso comune inglese è arrivato a simboleggiare o descrivere qualsiasi cosa artificiale o qualsiasi cosa che abbia una superficie attraente ma senza valore duraturo. La parola plastica è anche usata come scorciatoia per descrivere oggetti fatti di plastica, come carte di credito o borse della spesa. In una famosa scena iniziale del film di Dustin Hoffman Il laureato del 1967, un uomo più anziano offre consigli al disilluso personaggio del titolo. Il suo unico consiglio, “Plastics”, ha lo scopo di descrivere l’industria della plastica come un datore di lavoro promettente, ma rappresenta invece il vuoto paesaggio suburbano dal quale il personaggio di Hoffman desidera fuggire.