Che cos’è una matrice attiva?

La matrice attiva è una tecnologia utilizzata nei display a cristalli liquidi a schermo piatto di notebook e laptop. Questa tecnologia fornisce un’immagine più reattiva con una gamma più ampia di angoli di visualizzazione rispetto ai display a matrice passiva. I produttori di laptop e notebook preferiscono i display a matrice attiva, detti anche display a cristalli liquidi a matrice attiva (AMLCD) o transistor a film sottile (TFT), perché hanno un’immagine di alta qualità, un’ampia gamma di colori, un tempo di risposta rapido e hanno un peso molto basso. Inoltre consumano meno energia, una caratteristica desiderabile nei dispositivi portatili.

Esistono due tipi fondamentali di display: matrice attiva e matrice passiva. La matrice passiva è la tecnologia più vecchia e più semplice e ha un tempo di risposta molto più lento rispetto agli schermi a matrice attiva. A causa del modo in cui il segnale viene elaborato in matrice passiva, anche il controllo della tensione è impreciso. Questo crea un’immagine sfocata con una notevole mancanza di contrasto.

Nelle matrici attive, i TFT vengono utilizzati per creare lo schermo. I TFT sono fondamentalmente piccoli condensatori e transistor di commutazione che sono più dinamici dei circuiti integrati utilizzati nella matrice passiva. Questa tecnologia consente un controllo più preciso sulla tensione utilizzata per caricare lo schermo. Ciò a sua volta consente ai pixel, i minuscoli punti su un display che vengono caricati per creare un’immagine, di consentire il passaggio di meno luce in modo che l’immagine creata abbia più contrasto. Insieme al tempo di risposta più rapido, gli schermi a matrice attiva hanno un’immagine più definitiva e un’immagine più dinamica perché l’immagine può aggiornarsi a una velocità maggiore rispetto alla matrice passiva.

In termini pratici, puoi vedere la differenza tra matrici passive e attive quando usi un puntatore del mouse. Quando si sposta il puntatore sullo schermo in un display di tipo a matrice passiva, l’immagine avrà “trailer” o immagini doppie, che si spostano sullo schermo dietro il puntatore. Il puntatore avrà anche un’immagine più sfocata con poco contrasto. Nelle matrici attive, lo spostamento del puntatore del mouse non produce “rimorchi” e l’immagine è più nitida.

Secondo quanto riferito, il termine “matrice attiva” è stato utilizzato per la prima volta dal Dr. Peter Brody nel 1975. Ha usato il termine per descrivere un metodo per commutare i singoli elementi di un display a schermo piatto utilizzando un TFT al seleniuro di cadmio (CdSe) per ciascun pixel. Sebbene i TFT siano ancora utilizzati oggi come elemento costitutivo principale per gli schermi a matrice attiva, è possibile utilizzare anche i diodi.