In diritto, cos’è Scienter?

Derivato dalla parola latina scire, che significa “sapere”, scienter si riferisce alla conoscenza o consapevolezza di un illecito da parte dell’imputato in un processo civile o penale. Al fine di prevalere in un procedimento di diritto comune, l’attore o il pubblico ministero deve affermare nelle sue memorie, e provare con le prove, che la parte colpevole ha agito con cognizione di causa. Mens rea, una frase legale che significa “mente colpevole”, è spesso usata in modo intercambiabile con scienter, di solito nei processi penali. La maggior parte delle leggi che impongono sanzioni o sanzioni severe includono disposizioni che richiedono che una persona debba agire intenzionalmente, intenzionalmente o consapevolmente per essere ritenuta legalmente responsabile. Una condotta sconsiderata, definita come un comportamento che persone ragionevoli sanno essere illegale o pericoloso, costituisce uno scienziato agli occhi della maggior parte dei tribunali.

I criteri per stabilire Scienter possono essere soggettivi, oggettivi o una combinazione di entrambi. Esempi di prove soggettive includono ammissioni o scuse da parte dell’imputato e conversazioni passate o e-mail che mostrano la conoscenza di atti illeciti. Le prove oggettive possono includere segni di premeditazione e le esperienze passate dell’imputato con eventi simili. Le giurie sanno che le persone di intelligenza media comprendono le leggi di causa ed effetto e possono prevedere i probabili esiti di una determinata azione. Scienter è oggettivamente imputato all’imputato quando una persona razionale sarebbe stata in grado di prevedere il probabile esito o avrebbe saputo che l’azione era sbagliata.

Nei casi di capacità mentale limitata a causa della giovinezza o della malattia mentale, un imputato può non avere un’adeguata comprensione delle ramificazioni delle sue azioni. In queste circostanze, le giurie devono considerare ciò che capirebbe una persona ragionevole con la stessa capacità intellettuale dell’imputato. Per questo motivo, i tribunali, applicando la regola del doli incapax, presumono che i bambini di età inferiore ai dieci anni non possano essere ritenuti responsabili delle loro azioni ai sensi della legge. Quando vengono soddisfatte determinate prove previste dalle Regole M’Naghten, la malattia mentale assolve anche un imputato dalla responsabilità. Scienter non può essere stabilito in questi casi.

I querelanti non devono sempre dimostrare che il convenuto ha agito con dolo o negligenza sconsiderata. Gli statuti sulla responsabilità oggettiva, che disciplinano determinati casi, impongono responsabilità civile o penale indipendentemente dallo stato mentale dell’imputato. In un caso di responsabilità oggettiva, un querelante deve solo dimostrare che si è verificata una lesione e che il convenuto era responsabile. La maggior parte delle azioni che coinvolgono animali e infrazioni al traffico veicolare rientrano in questa categoria. La legge presume la responsabilità oggettiva in circostanze intrinsecamente pericolose, scoraggiando così comportamenti negligenti e costringendo i potenziali imputati a prendere ogni possibile precauzione.