Cos’è la scritta sul muro?

La scritta sul muro è un presagio che predica la fine della civiltà, di un tipo di comportamento, o di qualsiasi grande azienda o organizzazione umana. La frase è solitamente usata in modo negativo per suggerire che la fine è vicina. Le sue radici sono nella Bibbia e un’interpretazione moderna, in qualche modo letterale, potrebbe essere un individuo che indossa un cartello che afferma specificamente che “La fine è vicina”. Mentre questa è la scritta su un cartello, piuttosto che su un muro, è ancora un mezzo con cui le persone cercano di convincere gli altri che la civiltà sta rapidamente volgendo al termine.

Il Libro di Daniele nell’Antico Testamento contiene il primo riferimento noto alla scritta sul muro. In Daniele 5:1-31, Baldassarre, il re di Babilonia, tiene una festa ubriaca in cui espone oggetti sacri rubati dal Tempio di Gerusalemme. Quando il re e i suoi sudditi tengono in mano gli oggetti, la scrittura comincia ad apparire sul muro e Daniele viene chiamato per interpretare le parole, che sembrano avere poco significato. Daniele avverte il re che i suoi giorni sono contati e che il suo regno sarà presto distrutto.

L’interpretazione di Daniel è, ovviamente, corretta. Il re Baldassarre viene ucciso quella stessa notte e il paese viene mandato in disordine mentre Dario dei Medi assume il regno. Come prevede Daniele, il regno è diviso tra Medi e Persiani, e significa la fine della supremazia babilonese.

Le scritte specifiche sul muro in Daniele sono le seguenti parole: Mene, Tekel e Parsin. Mene si traduce come pedaggio, il prezzo che pagheranno i babilonesi; Tekel significa peso, o giudizio; e Parsin significa divisione, ed è anche una corruzione della parola Persiani, la razza che rivendicherà parte del regno babilonese.

Nell’uso moderno, le persone usano spesso la fase per suggerire che sanno che qualcosa sta arrivando e finisce, spingendo all’azione. Ad esempio, qualcuno potrebbe dire che “Sapeva che doveva trovare un nuovo lavoro immediatamente. Ha visto la scritta sul muro e non ha voluto aspettare che l’azienda iniziasse i suoi sforzi di ridimensionamento”.