Un romanzo di Bildungsroman ripercorre la vita del personaggio principale dall’infanzia all’età adulta. Sotto questo aspetto, è simile al romanzo “di formazione”. La differenza tra il romanzo del Bildungsroman e il “diventare maggiorenne”, tuttavia, è nella sua focalizzazione sullo sviluppo psicologico e morale del protagonista.
Il genere è nato nella Germania del XVIII secolo. L’idea del genere fu discussa per la prima volta da Friedrich von Blanckenburg nel 18 e il termine fu coniato per la prima volta nel 1774 da Karl Morgenstern. La popolarità del genere si diffuse presto oltre i confini della Germania e in tutta Europa. È diventato un modo comune per gli autori di scrivere sullo sviluppo di una persona, in particolare quello delle donne e delle minoranze etniche o religiose.
Ci sono una serie di caratteristiche comuni all’interno dei romanzi del Bildungsroman. Questi libri tendono a concentrarsi su un personaggio, anche se alcuni guarderanno a un piccolo gruppo di persone. L’elemento importante è questo sviluppo del protagonista, che spesso è in qualche modo dissociato dalla società ed è spesso un orfano reale o metaforico.
I limiti della società all’interno della quale sono ambientati i romanzi del Bildungsroman sono chiaramente definiti. Queste stesse restrizioni, insieme a una profonda battuta d’arresto o senso di perdita, spingono il protagonista a reagire contro la società. Il romanzo traccia un lungo e lento processo attraverso il quale il protagonista ritrova la propria strada nella società e verso l’accettazione dei suoi valori e idee. Attraverso questo lungo viaggio, il personaggio acquisisce consapevolezza di sé e senso di responsabilità sociale.
Ci sono un certo numero di esempi del romanzo Bildungsroman, con il primo romanzo riconosciuto come tale è Wilhelm Meister’s Apprenticeship di Johann Wolfgang von Goethe. Il romanzo ha definito il genere e segue il figlio di un mercante borghese, Wilhelm, e la sua insoddisfazione per chi è. Wilhelm trova la sua situazione e le sue restrizioni sociali vuote e senza vita. Alla fine trova conforto e un posto in un gruppo misterioso e recitando le commedie di Shakespeare, come “Amleto”.
Un esempio più moderno è Never Let Me Go di Kazuo Ishiguro. Il romanzo segue tre giovani protagonisti chiamati Ruth, Tommy e Kathy. Sono letteralmente orfani cresciuti in un collegio chiamato Hailsham. Man mano che crescono attraverso le tre fasi del libro, apprendono il loro destino: sono cloni progettati per donare i loro organi ai malati. Mentre l’amore li spinge a cercare di rimandare il loro destino, alla fine imparano ad accettarlo.
Il cacciatore di aquiloni, un romanzo dello scrittore afghano Khaled Hosseini, racconta la vita di un ragazzo di nome Amir. Anche il romanzo è diviso in tre parti. La prima parte segue l’infanzia di Amir che fa volare gli aquiloni a Kabul. Il secondo mostra la fuga della sua famiglia in Pakistan e poi in California dopo l’invasione sovietica. Il terzo segue Amir in Pakistan per conoscere il destino dei suoi amici.