La poesia senza senso, o il verso senza senso, può essere trovata nelle filastrocche per bambini, nei limerick e persino nei vecchi indovinelli anglosassoni. La poesia senza senso si riferisce a qualsiasi tipo di poesia di natura priva di senso, sia che alcune parole siano inventate e prive di significato o che le parole esistano ma abbiano poco senso nel contesto in cui vengono utilizzate. Spesso la poesia senza senso è spensierata e ha un semplice schema in rima ad esso. La maggior parte delle poesie senza senso sono state scritte per intrattenere e divertire i bambini, come i versi che si trovano nelle filastrocche per bambini.
Gli scrittori popolari di poesia senza senso nel corso della storia includono Lewis Carroll, Edward Lear, Roald Dahl e il famoso autore di libri per bambini Dr. Seuss. Le opere di Lewis Carroll sono esempi di versi senza senso in cui sono composte le parole. La sua poesia Jabberwocky presenta frasi come “spada vorpal”, “nemico manxome” e “pensiero uffish”. Mentre in seguito Carroll ha spiegato le parole e come le ha scelte – spesso combinando varie parole che descrivevano la parola che stava cercando – sono ancora prive di senso e il lettore potrebbe attribuire loro qualsiasi significato volesse.
Il Dr. Seuss presentava anche parole inventate nei suoi libri per bambini, sebbene l’intento di ogni parola sia chiaro e assuma un significato specifico per coloro che leggono i libri. Tuttavia, i libri sono in armonia con la natura leggera e divertente della poesia senza senso. Esempi di frasi fantasiose del Dr. Seuss includono i titoli dei libri There’s a Wocket in My Pocket e Horton Hears a Who! La parola “chi” esiste, ma è usata in un modo che non segue ciò che un madrelingua inglese tradizionale si aspetterebbe di sentire.
Al contrario, la poesia senza senso può anche includere poesie e indovinelli che hanno perfettamente senso grammaticalmente ma non hanno senso semanticamente, riferendosi a ciò che le parole significano quando vengono lette nel loro insieme o come parte di una frase. “‘Vedo’, disse il cieco” è una frase popolare che gioca sulla frase “Vedo” che significa sia “Capisco” che “Posso vedere”. La parte insensata deriva dal fatto che l’uomo, essendo cieco, non può assolutamente vedere. Gli enigmi anglosassoni hanno approfittato di questi giochi di parole per creare poesie che sembravano prive di senso, ma in realtà si riferivano a oggetti o creature specifici.
Molte culture e lingue hanno abbracciato il verso senza senso prima o poi durante la loro storia. Oggi, i versi senza senso si trovano principalmente nei testi umoristici o nei libri per bambini. Si concentra meno sugli enigmi che richiedono all’ascoltatore di risolverli e più sul mettere insieme parole insolite o inventate per divertimento.