L’ora legale è stata proposta per la prima volta nel Regno Unito, ma la Germania è stata il primo paese a mettere effettivamente in pratica il concetto. I tedeschi adottarono una forma di DST nel 1916 per conservare l’elettricità durante la prima guerra mondiale. Poche settimane dopo, la Gran Bretagna seguì l’esempio, introducendo “l’ora legale”. L’inglese William Willett ebbe il primo brainstorming sul cambiamento dell’orologio in determinati periodi dell’anno. Nel 1905, suggerì che il Regno Unito avrebbe dovuto spostare i suoi orologi in avanti di 80 minuti tra aprile e ottobre, in modo che più persone potessero crogiolarsi al sole. Anno dopo anno, il parlamento britannico respinse l’idea e Willett morì un anno prima che venisse intrapresa l’azione.
Arriva il sole (e il divertimento):
Benjamin Franklin a volte ottiene credito per l’idea dell’ora legale. I suoi scritti rivelano che ha suggerito di cambiare gli orari del sonno e del lavoro, non gli orologi, per sfruttare meglio il sole del giorno e ridurre il costo dell’uso delle candele.
Negli Stati Uniti, non tutti gli stati partecipano al cambio dell’ora. I residenti delle Hawaii e della maggior parte dell’Arizona non cambiano i loro orologi e alcune comunità Amish non partecipano. Anche i territori statunitensi di Samoa americane, Guam, Porto Rico, Isole Vergini e Isole Marianne Settentrionali mantengono l’ora solare tutto l’anno.
I sostenitori dell’ora legale hanno propagandato il risparmio energetico come un vantaggio, ma gli studi hanno scoperto che un maggiore utilizzo dell’aria condizionata supera qualsiasi risparmio derivante dall’uso ridotto dell’illuminazione elettrica. Inoltre, più divertimento al sole porta a un maggiore consumo di benzina.