In origine la mitologia slava sembra aver caratterizzato una miscela di dei, spiriti ed esseri e poteri magici. L’arrivo del cristianesimo alla fine soppiantò la credenza più attiva negli antichi dei slavi, sebbene elementi della mitologia religiosa pagana sopravvissero attraverso un processo di sincretismo. La credenza negli spiriti e negli esseri magici, tuttavia, è svanita molto più lentamente e queste credenze hanno avuto la tendenza a sopravvivere sotto forma di folklore e storie.
Gli antichi dei slavi formavano un pantheon più o meno simile a quelli che si trovano nell’antica Grecia o in Scandinavia. Perun, il dio del tuono, era il capo degli dei, come Zeus era il capo degli dei greci. Gli slavi veneravano anche diversi dei del sole, tra cui Svarog e suo figlio Dazhbog, che portarono anche loro benedizioni all’umanità. Alcuni slavi riconoscevano anche il dio oscuro Chernobog, signore delle tenebre, del male e della sfortuna.
Altri dei esistevano nella mitologia slava con portafogli che coprivano aree importanti nella vita degli antichi slavi. Una dea incarnava la madre terra, che era cruciale per l’agricoltura, ed è sopravvissuta come personificazione della madrepatria comune a molte culture slave moderne. Il dio Volos era il patrono del bestiame, importante anche per gli antichi slavi.
Molte entità nella mitologia slava sono pensate come spiriti piuttosto che come divinità. Come la mitologia romana, la mitologia slava include molti spiriti minori. Si sentiva che un domovoi, o spirito domestico, abitava la maggior parte delle case e delle strutture e poteva essere persuaso ad aiutare con vari compiti o problemi. Si credeva che spiriti simili aiutassero o ostacolassero la crescita dei raccolti o l’allevamento del bestiame.
Gli slavi vedevano anche gli spiriti all’opera nell’ambiente naturale che li circondava. Gli spiriti dell’acqua, i vodyanoi, abitavano e governavano su laghi e ruscelli e potevano essere piuttosto capricciosi, a volte causando sfortuna agli umani che li turbavano. Leshiye aveva potere sugli animali e sui luoghi selvaggi. Tutti gli spiriti nella mitologia slava avevano il potenziale per essere pericolosi se non trattati con cura e cautela.
Un terzo elemento importante della mitologia slava è fornito da diverse figure del folklore, che sono più che mortali ma un tempo potrebbero essere state umane. La strega, Baba Yaga, è la più famosa di queste. Appare in molte storie e potrebbe essere una forza per il bene o per il male. Era incline a giocare brutti scherzi agli incauti, ma a volte poteva essere persuasa o costretta a fornire informazioni. Baba Yaga a volte era anche un difensore degli slavi contro coloro che avrebbero fatto loro del male.
Anche il folklore e la letteratura slava sono pieni di entità magiche di un tipo o dell’altro. Il principe Ivan è aiutato da un lupo grigio. Ivan il piccolo sciocco pesca un pesce che esaudisce i desideri. Il folklore slavo spesso infonde al mondo naturale o agli animali poteri magici per scopi narrativi o per spiegare fortuna e sfortuna.