La storia della valuta cinese risale al neolitico, mentre la valuta cartacea fu usata per la prima volta l? nel IX secolo d.C. L’attuale valuta emessa dalla Repubblica popolare cinese (RPC) ? nota come renminbi e contiene due denominazioni comuni. La pi? grande denominazione di valuta cinese ? lo yuan, mentre lo jiao ? pari a 10 yuan. Una terza denominazione, la fen, vale 100 yuan ma potrebbe non essere ampiamente diffusa. La monetazione comune include monete da uno yuan, cinque jiao e una jiao, mentre la valuta di carta pu? essere disponibile in varie denominazioni tra uno e 100 yuan.
L’antica valuta cinese potrebbe aver utilizzato conchiglie, lumache marine, conchiglie ed esistere gi? nel 6500 a.C. Oltre alle conchiglie, gli archeologi hanno trovato copie di conchiglie che sono state modellate con materiali come legno, osso e rame. Il bronzo fu in seguito usato come valuta durante la dinastia Zhou. Alcune delle prime monete metalliche mai scoperte risalgono al 900 a.C. circa in questo periodo.
La Repubblica popolare cinese ha sostituito la Repubblica di Cina come governo della Cina continentale nel 1947, e ha introdotto la sua forma di valuta cinese poco dopo. Il renminbi, il nome dato a quella valuta, pu? essere tradotto in inglese come valuta popolare. Per un breve periodo dopo la sua introduzione, ? stato possibile scambiare 100.000 dei vecchi yuan d’oro con uno yuan renminbi. Poi, nel 1955, vi fu una rivalutazione del renminbi in cui 10.000 yuan antichi valgono un nuovo yuan.
Il renminbi ? la forma legale della valuta cinese ovunque, tranne Hong Kong e Macao, ognuna delle quali emette la propria valuta. Entrambe queste citt? esistevano come colonie europee fino a quando non furono consegnate alla RPC negli anni ’90. Come parte del trasferimento, ad ogni citt? era concesso un certo livello di autonomia. La valuta di Macao ? la pataca macanese, mentre Hong Kong utilizza il dollaro di Hong Kong.
Oltre al renminbi, la RPC emette anche altre monete. I panda d’argento cinesi, ad esempio, sono un tipo di moneta coniata dalla RPC. Mentre queste monete sono considerate corso legale all’interno della RPC, il numero limitato coniato ogni anno le rende anche un oggetto da collezione per alcuni appassionati di monete. Il numero di monete non circolate pu? variare di anno in anno, da un minimo di 50.000 a un massimo di 600.000. Come forma di corso legale, i panda d’argento cinesi possono contenere tra il 90 e il 99,9% di argento, a seconda dell’anno in cui sono stati coniati.