Nel cattolicesimo romano e in alcuni altri gruppi cristiani, la teologia sacramentale è la convinzione che Dio fornisca grazia all’umanità attraverso alcuni atti esterni che sono stati istituiti da Cristo. I sette sacramenti del cattolicesimo romano sono i sacramenti del battesimo, dell’eucaristia, della riconciliazione, della cresima, del matrimonio, degli ordini sacri e dell’unzione degli infermi. Alcuni gruppi cristiani possono riconoscere almeno alcuni di questi sacramenti, ma molti altri si riferiscono ad essi come “ordinanze” piuttosto che come sacramenti e differiscono nella loro comprensione della grazia espressa attraverso di loro.
Teologia sacramentale sviluppata durante il Medioevo. La stessa parola sacramento deriva dal latino che significa “ciò che produce santità”. Fu usato per la prima volta come nella teologia cristiana come traduzione del musterion greco, o “mistero”. Il termine sacramento fu usato vagamente nella storia della prima chiesa, poiché alcuni scrittori si riferivano al “sacramento del lavoro” o al “sacramento della preghiera del Signore”, nessuno dei quali è stato riconosciuto come uno dei sacramenti ufficiali della chiesa. Agostino, scrivendo nel V secolo d.C., definì i sacramenti come la “forma visibile della grazia invisibile”. Successivamente, Tommaso d’Aquino ha perfezionato questa definizione per fare riferimento in particolare agli atti ordinati da Cristo per la santificazione, che è la definizione che persiste nei tempi moderni.
Nella teologia sacramentale, si ritiene che i sacramenti non solo rappresentino la santificazione, ma siano i mezzi con cui la santificazione viene raggiunta. L’esempio più noto di questo è l’Eucaristia cattolica o la cerimonia di comunione, in cui si crede che pane e vino diventino letteralmente il corpo e il sangue di Cristo, piuttosto che semplicemente simboli di essi. Questa convinzione è conosciuta come transustanziazione. Attraverso la transustanziazione, il credente che mangia e beve il corpo e il sangue letterali di Cristo è santificato o reso santo attraverso di loro.
Tutti i principali gruppi cristiani praticano il battesimo e la comunione in un modo o nell’altro, e alcuni riconoscono anche la conferma e il matrimonio come riti della chiesa. Molti protestanti, tuttavia, insegnano la “teologia delle ordinanze” piuttosto che la teologia sacramentale. Secondo questa convinzione, il battesimo, la comunione e altre pratiche della chiesa non sono i mezzi effettivi con cui gli umani ricevono la grazia, ma sono la rappresentazione o il promemoria della grazia che viene attraverso la fede. Alcuni protestanti credono che la teologia sacramentale cattolica sia difettosa perché implica che la salvezza viene attraverso le opere, piuttosto che attraverso la fede. Possono anche astenersi dal riferirsi all’acqua usata per il battesimo o al pane usato per la comunione come santo in sé e per sé, ma piuttosto riferirsi a loro come rappresentazioni di oggetti santi.