Una donna ha un carcinoma ovarico in stadio 3 quando la malattia è presente in una o entrambe le ovaie e nei linfonodi addominali o si è diffusa oltre la regione pelvica. Ci sono tre sottocategorie all’interno del cancro ovarico di stadio 3 in base a quanto si è diffusa la malattia e quanto sono grandi gli impianti tumorali. Diversi test tra cui un esame pelvico, ultrasuoni e campioni di tessuto e analisi del sangue vengono eseguiti per determinare lo stadio del cancro di un paziente. Una volta determinato lo stadio, possono essere discusse le opzioni di trattamento disponibili e il tasso di sopravvivenza a cinque anni.
Il cancro ovarico di stadio 3 è presente in una o entrambe le ovaie, ma si è diffuso anche nel rivestimento addominale esterno al bacino e forse ai linfonodi addominali vicini. Il sistema AJCC/TNM determina lo stadio del cancro ovarico descrivendo l’estensione del tumore primario e l’assenza o presenza di metastasi a distanza e metastasi ai linfonodi vicini. Ci sono quattro fasi del cancro ovarico; una volta che il cancro si estende oltre le ovaie, sarà messo in scena come due, tre o quattro.
Le prime tre fasi del cancro ovarico sono suddivise in tre categorie etichettate a, b e c. Se il cancro ovarico di stadio 3 rientra nella sottocategoria a, allora non c’è cancro nell’addome visibile ad occhio nudo o nei linfonodi vicini. Una classificazione di sottocategoria b indica che non c’è cancro nei linfonodi vicini ma ci sono depositi di tumore visibili nell’addome che sono più piccoli di 75 pollici (due centimetri) di diametro. Quando c’è un cancro nei linfonodi vicini e depositi visibili di cancro addominale superano 75 pollici (2 cm) di diametro, la malattia sarà messa in scena come sottocategoria c.
Il processo di stadiazione di solito inizia con un intervento chirurgico o test di immaginazione come un’ecografia, una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica. Durante l’intervento chirurgico, il chirurgo esamina l’addome alla ricerca di segni visibili di cancro e spesso raccoglie campioni di tessuto e liquidi. Se il cancro è visibile, il chirurgo può iniziare immediatamente a rimuoverlo. I test di imaging sono un modo meno invasivo per determinare se il cancro si è diffuso o meno oltre le ovaie.
La stadiazione determina la diffusione del cancro di un paziente. Il cancro ovarico può essere messo in scena durante l’intervento chirurgico se altri test non possono ovviamente indicare fino a che punto si è diffusa la malattia. La stadiazione accurata è fondamentale perché a ogni stadio del cancro ovarico sono associati diversi trattamenti e prognosi. La stadiazione errata può comportare un trattamento improprio e una prognosi imprecisa.
I pazienti che desiderano prendere decisioni informate sul loro trattamento dovrebbero chiedere ai loro team di trattamento di spiegare in dettaglio la procedura di stadiazione. La procedura di stadiazione deve essere accurata e lo stadio deve essere determinato dopo l’intervento chirurgico. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per le pazienti con cancro ovarico in stadio 3 varia dal 20 al 50 percento, ma tali statistiche sono solo predittive; il caso di ogni paziente è unico.