Ci sono due significati del discorso civile. Il primo è una discussione condotta in modo civile, e il secondo è un discorso su questioni civili. Un ultimo discorso civile potrebbe essere una discussione su questioni pratiche quotidiane condotte con civiltà. Ogni discorso è una ricerca della verità condotta con buon pensiero critico e capacità di comunicazione. È simile alla dialettica, ma è diverso dalla retorica e dai dibattiti, che sono atti di persuasione.
Il discorso civile, come delineato da Kenneth J. Gergen, è simile all’etica del discorso. Tuttavia, è più semplicistico. Ci si aspetta che coloro che prendono parte al discorso di Gergen si attengano alle sue regole di etichetta. Queste regole includono essere obiettivi, pacifici, non giudicanti e disposti a scendere a compromessi.
Un sottoprodotto naturale di tale etichetta è l’autocensura, in cui i partecipanti cercano di filtrare ciò che ritengono inappropriato. Questo segna una differenza fondamentale tra l’etica del discorso e le idee di Gergen. Nell’etica del discorso, un partecipante si sente libero di esprimere qualsiasi opinione desideri con la consapevolezza che gli altri partecipanti glielo permetteranno. Nella versione di Gergen, le affermazioni che potrebbero offendere gli altri vengono interrotte prima di essere trasmesse.
Il valore sociale della civiltà è alto per quanto riguarda il pubblico dominio. Le discussioni condotte nel modo giusto costituiscono un buon esempio per il pubblico. C’è anche un argomento che i politici o gli esperti litigiosi incoraggiano gli altri ad agire in modo simile. La civiltà consente anche alle persone che non amano le discussioni combattive di prendere parte senza paura di essere insultate. Sfida l’idea che tutto il discorso pubblico debba essere al vetriolo e di parte.
C’è qualche dubbio sulla possibilità di un discorso veramente civile; pur essendo uno scopo nobile, ci sono limiti a ciò che la civiltà può raggiungere nella discussione. In primo luogo, la discussione potrebbe non concludersi con un risultato chiaro e potrebbe, quindi, confondere il pubblico. È svantaggioso per i partecipanti ai dibattiti politici, perché non raccoglie sostenitori chiave e non suscita le forti emozioni che attirano gli elettori alle urne.
John Locke espose la differenza tra discorso civile e discorso filosofico nel 1690. Riteneva che il discorso civile riguardasse questioni del mondo reale, e quindi pratico. Il discorso filosofico, d’altra parte, si occupava di questioni più intellettuali come concetti, idee ed etica. Le questioni civili che riguardavano il discorso del mondo reale di Lock includevano il commercio, gli affari pubblici e le condizioni di vita, praticamente qualsiasi normale conversazione. La sua concentrazione sul mondo reale che colpisce tutti gli umani lo ha reso anche un precursore di Karl Marx; la dialettica marxista è un mezzo per trovare la verità attraverso l’esplorazione delle forze economiche.