La narrativa sui viaggi nel tempo coinvolge i personaggi che esplorano il passato o il futuro. Questo di solito comporta un qualche tipo di dispositivo per viaggiare nel tempo, che rende queste storie parte del genere della fantascienza, anche se non è sempre così. Il genere è stato introdotto dal romanzo del 1895 dello scrittore britannico HG Wells, The Time Machine. La natura unidirezionale perpetua del tempo rende l’argomento infinitamente affascinante per molte persone. La narrativa sui viaggi nel tempo include molti romanzi, film e fumetti popolari.
La natura incrollabile del tempo e il suo effetto sulla vita umana ha provocato molte speculazioni nel corso dei secoli, alcune delle quali inevitabilmente registrate nelle storie. Leggende di persone comuni che viaggiano lontano nel futuro si verificano nei miti cinesi, giapponesi e irlandesi. I primi lavori di narrativa sui viaggi nel tempo includevano la storia di Washington Irving Rip Van Winkle e A Christmas Carol di Charles Dickens, entrambi con personaggi che visitano il futuro. A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court di Mark Twain, in cui un uomo moderno visita il passato dopo un colpo alla testa, è apparso nel 1889.
La macchina del tempo di HG Wells fu pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1895. Questo popolare romanzo di fantascienza introdusse il mondo a molti dei concetti e delle contraddizioni della narrativa sui viaggi nel tempo. È stato trasformato in film di successo nel 1960 e di nuovo nel 2002, oltre a numerosi adattamenti in altri media. I film successivi, come la serie comica e avventurosa Ritorno al futuro degli anni ‘1980, avevano alcuni elementi in comune con la storia di Wells, incluso un dispositivo che consentiva di viaggiare nel tempo verso una destinazione specifica. Questi lavori si sono concentrati sugli effetti e sulle conseguenze del cambiamento del passato o della visita al futuro in termini umani, trascurando i dettagli scientifici dell’effettivo processo di viaggio nel tempo.
Gran parte della narrativa sui viaggi nel tempo ha coinvolto temi di fantascienza comunemente usati, chiamati tropi. Un classico esempio è stato il racconto di Ray Bradbury A Sound of Thunder, in cui la morte di una farfalla cambia il futuro di un viaggiatore del tempo; questa storia ha fornito l’origine della frase l’effetto farfalla. Le serie televisive Quantum Leap e Doctor Who, tra le altre, hanno coinvolto eroi che viaggiano nel tempo per cambiare sequenze di eventi per nobili motivi. Il classico episodio di Star Trek “La città ai confini dell’eternità” è un esempio di un altro tropo del viaggio nel tempo: quel tempo deve svolgersi come sarà, a volte tragicamente, nonostante le migliori intenzioni dei viaggiatori del tempo.
Un’altra forma di narrativa sui viaggi nel tempo ignora il metodo effettivo, preferendo concentrarsi sul suo effetto sui personaggi. Nel romanzo di Kurt Vonnegut Slaughterhouse-Five, il suo eroe, Billy Pilgrim, notoriamente si stacca nel tempo, vivendo la sua triste vita fuori sequenza. Anche la serie TV Lost e il romanzo Slow Chocolate Autopsy di Iain Sinclair hanno trattato delle esperienze di personaggi non bloccati. I film The Lake House e The Time Traveler’s Wife hanno esplorato gli effetti del viaggio nel tempo sulle relazioni romantiche. Il film indipendente del 2004 Primer ha applicato la fisica all’avanguardia alla sua storia e ha utilizzato uno stile di ripresa documentaristico per ritrarre le conseguenze del viaggio nel tempo sui suoi personaggi.