Quali sono le origini del “Timone di Atene” di Shakespeare?

Il drammaturgo William Shakespeare è noto per aver basato molte delle sue opere su fonti più antiche. “Timone di Atene”, una tragedia o un problema teatrale di Shakespeare, potrebbe avere origini in opere greche antiche come “Timone il misantropo” di Luciano e “La vita di Antonio” di Plutarco. Anche il personaggio di Timon è antico. Si ritiene che sia apparso in tragedie greche non sopravvissute di Frinico. Timone è citato anche dal comico greco Aristofane.

Inizialmente considerata una delle tragedie dello scrittore, “Timon of Athens” è da allora considerata una commedia problematica, poiché ci sono anche elementi di commedia all’interno dell’opera. Il gioco probabilmente non è stato prodotto durante il tempo di Shakespeare e molto probabilmente non era finito al momento della sua morte. Alcuni studiosi ritengono che sia stato co-autore di Shakespeare e Thomas Middleton, un altro drammaturgo.

Il protagonista di “Timon of Athens” è un ricco ateniese di nome Timon che è un misantropo o una persona che non ama gli altri. All’inizio della commedia, Timon è in realtà un personaggio generoso, ma cambia dopo aver perso la sua ricchezza ed essere stato negato da coloro che aveva precedentemente aiutato. Timone apparve per la prima volta come personaggio nel V secolo a.C., nelle tragedie di un drammaturgo di nome Frinico, che fu uno dei primi scrittori di tragedie greche. Non sono sopravvissute commedie complete di Frinico, solo pochi frammenti. Si pensa, tuttavia, che una delle sue tragedie fosse incentrata sul personaggio di Timon.

Il personaggio di Timone di Atene è menzionato anche da successivi drammaturghi e scrittori greci. Si fa riferimento a Timone nel “Lisistrata”, una commedia del drammaturgo Aristofane. In esso, un coro di donne canta di Timon, definendolo un “vero figlio delle Furie” e un “cliente difficile”. Plutarco e Platone menzionano anche un personaggio con lo stesso nome, così come scrittori romani successivi, come i drammaturghi Seneca e Plinio il Vecchio.

Si pensa che le due opere che più probabilmente hanno ispirato il “Timone d’Atene” di Shakespeare fossero la “Vita di Marcio Antonio” di Plutarco e “Timone il misantropo” di Luciano, un autore satirico greco. Timone è menzionato solo brevemente nell’opera di Plutarco. Shakespeare potrebbe aver effettivamente letto queste due opere prima di scrivere la sua opera. Un’altra possibile fonte per il gioco è una raccolta di storie intitolata “The Palace of Pleasure”, pubblicata nel 1566 e scritta da William Painter. Il primo volume de “Il Palazzo del Piacere” conteneva 60 storie, una delle quali si chiamava “Timone d’Atene” e raccontava la “natura strana e bestiale di Timone d’Atene, nemico dell’umanità, con la sua morte, sepoltura, ed Epitaffio.”