La variabilit? genetica si riferisce al potenziale per una determinata caratteristica o genotipo di variare all’interno di una popolazione di fronte a una particolare influenza. All’aumentare della variabilit? genetica di una popolazione, aumenta anche la sua resistenza alle influenze ambientali e genetiche e, in definitiva, all’estinzione. Di conseguenza, la variabilit? genetica ? direttamente legata alla biodiversit? e all’evoluzione.
In termini di biologia evolutiva, se una popolazione manca di sufficiente variabilit? genetica, manca anche il potenziale di evoluzione e adattamento. La biodiversit? ? come una polizza assicurativa perch? funge da cuscinetto per ridurre al minimo i danni causati da catastrofi che potrebbero altrimenti spazzare via un’intera popolazione. In termini di genetica, la variabilit? tra i genotipi della popolazione pu? spiegare perch? persone diverse hanno risposte diverse a vari trattamenti, infezioni e farmaci.
I cambiamenti climatici, le malattie e i disastri naturali hanno tutti il ??potenziale per influenzare la variabilit? genetica e guidare l’evoluzione. Senza sufficiente variabilit?, una popolazione perde il suo potenziale per resistere a queste influenze. Un sistema biologico che ha una variabilit? genetica ereditaria ed ? vulnerabile alla selezione naturale ? considerato evolutivo. In altre parole, affinch? una popolazione si evolva, deve avere la capacit? di farlo attraverso la selezione naturale.
Una maggiore variabilit? aumenta anche la forma fisica. Questo ? un concetto che ? promosso dalla selezione naturale. Gli adattamenti evolutivi in ??natura sono il risultato della variabilit? genetica di una specie accoppiata con influenze ambientali e genetiche.
Gli adattamenti evolutivi effettivamente osservati in natura sono descritti in termini di variazione piuttosto che di variabilit?. Questi due termini sono spesso scambiati nella letteratura scientifica nonostante le sottili differenze tra i due termini. Per un dato gene, la variazione descrive le differenze osservabili e la variabilit? ? limitata al potenziale di differenze tra individui all’interno di una popolazione.
Una causa genetica primaria di variabilit? ? la pura casualit? della ricombinazione omologa e della poliploidia negli organismi sessuali. La frequenza e la posizione in cui si verifica la ricombinazione sono completamente casuali, quindi ne consegue che una maggiore ricombinazione porta ad una maggiore variabilit? e idoneit?. La poliploidia si verifica quando ci sono pi? cromosomi omologhi, aumentando cos? la ricombinazione nella prole.
Negli organismi asessuati, le fonti di variabilit? sono limitate perch? il codice genetico ? lo stesso per il genitore e la prole. Una limitazione simile si verifica quando ? consentita la consanguineit?, perch? il materiale genetico dei genitori ? meno variabile all’inizio. La mancanza di variabilit? all’interno di una popolazione pu? portare a problemi genetici come mutazione e deriva.
Altre cause della variabilit? genetica sono legate all’ambiente. Fattori ambientali come la perdita di habitat e i cambiamenti climatici possono creare circostanze che lasciano gli individui isolati dalla popolazione. Se un nuovo individuo si unisce alla popolazione, aumenta il potenziale di variazione.