L’etilparaben è un estere etilico dell’acido idrossibenzoico. I composti dell’acido idrossibenzoico sono più comunemente noti come parabeni, utilizzati come conservanti in cosmetici, prodotti farmaceutici e come additivo alimentare per inibire la crescita dei funghi. I parabeni sono stati trovati anche nei tumori del cancro al seno. Sebbene considerati sicuri nelle bassissime concentrazioni dallo 0.04% allo 0.08% generalmente utilizzate nei prodotti, diversi studi suggeriscono un legame tra parabeni e cancro al seno.
La Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ha scoperto che i parabeni hanno la capacità di imitare l’ormone femminile estrogeno nel corpo umano. L’evidenza suggerisce, tuttavia, che questo effetto è trascurabile e non aumenta i livelli naturali di estrogeni. Nonostante i risultati scientifici così positivi sulla sicurezza e la tolleranza dell’etilparaben ai livelli di concentrazione attualmente utilizzati, è uno dei tanti conservanti sintetici di cui i produttori stanno cercando di ridurre l’uso. Molti prodotti cosmetici vengono ora commercializzati come privi di parabeni per evitare ogni possibile pericolo rappresentato dalle sostanze chimiche.
Diversi composti correlati all’etilparaben sono usati anche come conservanti a base di fungicidi. Il metilparaben è un conservante chimico correlato che viene spesso utilizzato per inibire la crescita della larva di Drosophila, comunemente nota come moscerino della frutta, negli alimenti. Il propylparaben è un altro composto correlato ai parabeni utilizzato come fungicida, con la caratteristica unica di essere una sostanza chimica presente in natura in molte piante e in alcune specie di insetti. Il butilparaben è spesso usato in medicina come un altro derivato della famiglia dei composti dei parabeni.
La controversia sulla sicurezza dei prodotti contenenti etilparaben potrebbe continuare per qualche tempo poiché gli studi sui suoi effetti avversi sono piccoli e di portata limitata. Uno studio del 2004 pubblicato sul Journal of Applied Toxicology ha rilevato che il 60% dei tumori al seno era concentrato in una piccola area vicino all’ascella, dove il deodorante viene applicato più spesso. Dei 20 casi di tumori maligni della mammella studiati, 18 avevano alte concentrazioni di parabeni nelle cellule tumorali.
I tentativi di sostituire l’etilparaben nelle industrie che fanno affidamento su di esso hanno portato allo sviluppo del fenossietanolo, che funge sia da conservante che da ingrediente nelle fragranze. Paradossalmente, il fenossietanolo sembra avere rischi più ampi rispetto all’etilparaben e agli altri parabeni che è progettato per sostituire. Sono state emesse avvertenze sulle creme che contengono fenossietanolo per la sua potenziale tossicità per il sistema immunitario e gli organi non riproduttivi. In Giappone e nell’Unione Europea esistono restrizioni sull’uso e sull’etichettatura dei prodotti contenenti fenossietanolo. Gli studi in Canada per la sua tendenza al bioaccumulo nel corpo umano, tuttavia, non hanno mostrato alcun rischio.