Che cos’è l’industria culturale?

L’industria culturale si riferisce alle varie imprese che producono, distribuiscono, commercializzano o vendono prodotti che appartengono categoricamente alle arti creative. Tali prodotti potrebbero includere abbigliamento, materiale decorativo per la casa, libri, film, programmi televisivi o musica. Questo settore è una categoria molto ampia per alcuni tipi di attività.
Ad esempio, un negozio che vende CD, precedentemente chiamato negozio di dischi, appartiene all’industria culturale. Impiega venditori per vendere CD, manager per gestire il negozio e acquirenti per scegliere quali CD vendere. Può anche impiegare persone per costruire o distribuire pubblicità. Il negozio di CD può essere un negozio gestito in modo indipendente o può essere parte di una catena più ampia di negozi di CD.

Le vendite dei CD dipendono da altre parti dell’industria culturale. C’è bisogno di artisti per registrare la musica. Uno dipende anche dai distributori che vendono la musica, dagli studi di registrazione che registrano la musica e da numerosi altri settori considerati culturali. Per produrre CD deve esistere un’azienda, quindi anche questa diventa parte del settore.

Un settore in crescita nell’industria culturale sono i vari produttori di siti Web e negozi che vendono o producono materiale creativo. Ad esempio, invece di acquistare CD in un negozio, un consumatore può utilizzare qualcosa come iTunes di Apple per scaricare brani o album per il proprio lettore MP3. In alternativa, potrebbero visitare uno dei tanti siti Web che ora offrono video in streaming gratuiti oa basso prezzo di programmi televisivi popolari. Possono scegliere di fare acquisti in posti come Amazon, invece di colpire la libreria locale.

Il termine industria culturale viene talvolta confuso con il termine industria culturale. L’industria culturale è un concetto creato da Theodor Adorno e Max Horkheimer ed è legato alla filosofia marxista. Presuppone che la cultura popolare abbia una struttura simile a una fabbrica e, attraverso questa cultura, vengono prodotti beni standardizzati per pacificare la popolazione. Questi beni “creativi” non rappresentano la vera creatività, ma piuttosto una forma annacquata di creatività “accettabile” prodotta in serie.

L’industria culturale, d’altra parte, non è realmente un termine basato sul valore. Si riferisce semplicemente alle imprese coinvolte nella produzione, vendita, distribuzione e creazione di opere di creatività. Mentre alcune singole aziende potrebbero determinare che determinati beni richiedono la produzione di massa, altre forme di questo settore sono più altamente selettive. Lo studio di un artista, dove si possono acquistare originali, non è certo rappresentativo del concetto di industria culturale avanzato da Adorno e Horkheimer.