Che cos’è l’ipotassi?

Per iscritto, l’ipotassi si riferisce all’uso di clausole subordinate nelle frasi per esprimere pensieri individuali ma correlati all’interno della frase. Viene anche utilizzato quando lo scrittore trasmette relazioni logiche, temporali o causali tra le informazioni nella frase. Come dispositivo letterario, le subordinate danno un significato preciso al pensiero principale espresso dalla frase. La scrittura ipotattica è efficace anche come strumento di persuasione o argomentazione.

Il termine ipotassi deriva dalla parola greca che significa “sottomissione”. Una proposizione subordinata è soggetta a proposizione indipendente, nel senso che aiuta a definire il significato preciso della proposizione. “I fiori stavano sbocciando, abbiamo cantato canzoni” sono clausole indipendenti. Se la prima frase indipendente viene cambiata in “Perché i fiori stavano sbocciando”, diventa una subordinata che spiega al lettore il motivo del canto.

Uno stile di scrittura ipotattico consente a una frase di fornire una grande quantità di background e informazioni su ciò che viene detto e perché. Invece di alternare frasi semplici e composte, l’ipotassi si basa su frasi più complesse per spiegare un pensiero o un’osservazione. L’uso di proposizioni subordinate amplifica l’impressione centrale.

Ad esempio, in Notes of a Native Son, lo scrittore americano James Baldwin lo usa per descrivere i rapporti di suo padre con gli assistenti sociali e gli esattori bianchi. “Era quasi sempre mia madre che si occupava di loro, perché il carattere di mio padre, che era in balia del suo orgoglio, non era mai degno di fiducia. Era chiaro che sentiva la loro stessa presenza nella sua casa come una violazione: questo era trasmesso dal suo portamento, quasi ridicolmente rigido, e dalla sua voce, aspra e vendicativamente educata.

L’uso dell’ipotassi può consentire a uno scrittore di includere idee sul tempo all’interno di una descrizione per renderla più esplicita. Il romanziere americano William Faulkner, noto per le sue frasi ipotattiche, ne usa una per descrivere un periodo di recupero. “Non si sentiva debole, si stava semplicemente crogiolando in quella spossatezza supremamente viscerale della convalescenza in cui il tempo, la fretta, il fare, non esistevano, i secondi, i minuti e le ore accumulati di cui il corpo, nel suo stato di salute, è schiavo sia da sveglio che da dormendo, ora capovolto e il tempo ora servitore delle labbra e mendicante del piacere del corpo invece che il corpo schiavo del corso precipitoso del tempo”.

L’ipotassi è l’opposto della paratassi, che utilizza clausole brevi e indipendenti. La paratassi è uno stile di scrittura più diretto e talvolta lascia sfumature di significato al lettore. Può anche esprimere con forza un’idea con poche parole. La famosa frase dell’imperatore romano Giulio Cesare “Sono venuto, ho visto, ho vinto” è un esempio di paratassi.