Che cos’è un decreto di scioglimento?

Un decreto di scioglimento è la sentenza definitiva emessa da un tribunale che pone fine legalmente a un matrimonio. Un giudice finalizza le questioni sollevate in tribunale da entrambe le parti nel decreto, come l’affidamento dei figli e la visita. Il decreto di scioglimento spesso codifica i diritti di ciascuna delle parti, dettando i diritti patrimoniali, parentali e altri. Alcune parti raggiungono un accordo extragiudiziale, e spesso il giudice approva il decreto secondo l’accordo purché sia ​​conforme alle leggi della giurisdizione. Una volta che un decreto è definitivo, può essere impugnato e modificato dal tribunale se le circostanze cambiano e una modifica è giustificata dagli statuti legali.

Una coppia è considerata sposata finché un giudice non emette un decreto di scioglimento. Possono avere una separazione formale, ma spesso i diritti di una coppia rimangono tali fino a quando il divorzio non è definitivo. La data in cui un giudice firma il decreto è spesso considerata la data ufficiale del divorzio. Nessuna delle parti può impegnarsi in transazioni commerciali prima di tale data come se non fossero più sposate, né possono far valere i diritti di affidamento come se fossero un genitore single. Ciò può spesso influenzare il modo in cui il giudice dividerà i diritti tra le parti e, di conseguenza, alla parte lesa potrebbero essere riconosciuti danni o maggiori diritti.

Quando un coniuge non è soddisfatto della sentenza emessa dal tribunale, quel coniuge ha spesso il diritto di ricorrere in appello. Un’eccezione a questo diritto di ricorso è quando è stato raggiunto un accordo e incorporato nel decreto di scioglimento. Gli avvocati di diritto di famiglia spesso scrivono memorie di appello per conto dei clienti, mostrando come il giudice del tribunale di grado inferiore abbia applicato erroneamente la legge. L’altro coniuge presenterà una memoria in cui si afferma che la legge è stata applicata correttamente e che il decreto dovrebbe essere valido. La corte d’appello può o meno ammettere discussioni orali nel caso.

Un’altra opzione disponibile per un coniuge che desidera un risultato diverso è presentare una mozione per modificare il decreto. Il coniuge si rivolge allo stesso giudice o tribunale in cui è stato emesso il decreto di scioglimento e chiede al tribunale di modificare il decreto. La modifica è un ricorso legale disponibile per entrambi i coniugi perché le circostanze iniziali che circondano il decreto potrebbero essere cambiate. Ad esempio, se il decreto assegna gli alimenti alla moglie ma il marito è recentemente disoccupato, allora può presentare istanza per modificare l’importo o l’obbligo di pagare gli alimenti. Di conseguenza, un giudice può apportare una modifica temporanea o definitiva.