L’estrogeno vegetale, spesso chiamato anche fitoestrogeno, è un composto non steroideo presente in natura nelle piante che condivide una struttura chimica simile ai composti dell’estradiolo: l’estrogeno presente nel corpo umano. Un composto non steroideo non contiene composti steroidei liposolubili che hanno effetti fisiologici sul corpo umano. Mentre l’estrogeno vegetale non è esattamente lo stesso dell’estrogeno umano, i suoi effetti sul corpo umano sono simili. Generalmente, questi ormoni vegetali non sono esattamente della stessa composizione chimica degli ormoni umani e possono essere più deboli, avendo così un effetto minore, sebbene ancora potenzialmente significativo, sul corpo. L’estrogeno vegetale non è considerato un nutriente, come vitamine o minerali, e non ha un ruolo in nessuna delle principali funzioni biologiche del corpo.
Esistono quattro gruppi principali di fitoestrogeni: isoflavoni, flavoni, cumestani e lignani. Isoflavoni, flavoni e cumestani sono tutti flavonoidi. Ciò significa che la struttura chimica dei pigmenti vegetali ha proprietà antiossidanti. Gli alimenti che contengono la più alta quantità di estrogeni vegetali includono soia, tofu, tempeh, bevande di soia, semi di lino, semi di sesamo e avena.
Scoperto nel 1926, l’estrogeno vegetale è stato inizialmente osservato solo come parte della biologia vegetale e si presumeva che avesse poco o nessun effetto sulla fisiologia umana o animale. Mentre la ricerca continuava, gli scienziati hanno scoperto che alti livelli di estrogeni vegetali nel trifoglio rosso hanno avuto effetti lievi sulla fertilità e sui sistemi riproduttivi delle pecore al pascolo. Sebbene la quantità di estrogeni contenuta in una pianta sia molto inferiore a quella che si trova nel corpo umano, le pecore consumavano quotidianamente grandi quantità di trifoglio rosso e quindi erano influenzate dagli estrogeni nelle piante.
Sono state condotte ricerche successive sugli estrogeni vegetali e sui suoi possibili effetti benefici o dannosi sul corpo, in particolare per quanto riguarda il diabete e il cancro al seno. Dopo diversi studi, gli scienziati non sono ancora chiari se i fitoestrogeni possano causare o prevenire il cancro al seno. È stato dimostrato, tuttavia, che ha un’influenza positiva sulle donne che soffrono degli effetti della menopausa, come vampate di calore, dolore al seno e umore. Ulteriori ricerche hanno suggerito che il consumo di estrogeni di origine vegetale ha un effetto benefico sulle persone diabetiche o clinicamente obese. Questi studi hanno dimostrato che l’ingestione di questi composti può migliorare il controllo del glucosio e la resistenza all’insulina, nonché moderare l’iperglicemia e ridurre il peso corporeo di una persona.