Aggiungendo la capacità di visualizzare immagini tridimensionali (3D) alle normali capacità dello smartphone, il telefono 3D è entrato per la prima volta nel mercato dei consumatori nel 2011. Questi telefoni rappresentano in genere la fascia più alta degli smartphone ma aggiungono uno schermo appositamente progettato che crea un’illusione di profondità e una fotocamera in grado di catturare foto e video 3D. I dispositivi disponibili nel 2011 utilizzano una “barriera di parallasse” per visualizzare immagini 3D e una fotocamera a doppio obiettivo per scattare foto e, in alcuni casi, video clip.
La caratteristica fondamentale di un telefono 3D è lo speciale schermo a barriera di parallasse. Questi schermi contengono uno speciale rivestimento ottico che riflette pixel alternati in direzioni alternate, lavorando sullo stesso principio delle immagini 3D lenticolari utilizzate nella confezione del prodotto, come molte copertine di DVD. Lo schermo mostra le immagini per i due occhi intercalati l’uno con l’altro e la barriera di parallasse punta l’immagine per ogni particolare occhio a quell’occhio. Sebbene questa tecnologia dia un eccellente senso di profondità, è estremamente sensibile all’angolazione con cui gli spettatori guardano attraverso di essa, il che la rende una scelta eccellente per un dispositivo come un telefono 3D, che in genere è tenuto in mano e utilizzato da una sola persona alla volta .
Ogni telefono 3D disponibile a partire da dicembre 2011 dispone anche di una fotocamera 3D montata sul retro. Un array di telecamere 3D è costituito da due normali gruppi di telecamere con i due obiettivi montati a breve distanza l’uno dall’altro. Le due fotocamere catturano ciascuna immagini leggermente diverse, che rappresentano i diversi angoli di visione dei due occhi umani. Il software di elaborazione delle immagini all’interno del telefono 3D combina quindi le due immagini in un’unica immagine 3D o file video.
I telefoni tridimensionali possono anche eseguire altre applicazioni 3D, come i giochi. Sebbene la maggior parte dei telefoni abbia solo un’interfaccia di controllo bidimensionale, come il loro touch-screen, possono comunque visualizzare immagini 3D realistiche. Inoltre, a partire da dicembre 2011, sono stati depositati i brevetti per i touch screen sensibili alla pressione e per i dispositivi controllabili tramite gesti tridimensionali. Con l’avanzare della tecnologia, i telefoni 3D ne trarranno beneficio.
Oltre alla sua capacità 3D, un telefono 3D è anche uno smartphone. In quanto tale, è dotato di memoria, un processore, una batteria e una radio, che gli consente di comunicare su reti cellulari, Wi-Fi e bluetooth. I telefoni tridimensionali in genere offrono tutte le stesse funzionalità di altri smartphone 2D di configurazione simile.