Un’espressione di riferimento è qualsiasi parola o frase il cui scopo è identificare una particolare persona, luogo o cosa. In genere è un sostantivo, un sintagma nominale o un pronome. In linguistica, identificare le espressioni di riferimento e la loro relazione con gli oggetti del mondo reale a cui si riferiscono fa parte dello studio della pragmatica, che descrive la relazione tra il linguaggio e le situazioni del mondo reale che il linguaggio descrive. La generazione di espressioni di riferimento è un sottocampo della generazione del linguaggio naturale, che utilizza i computer per produrre testo che imita il più fedelmente possibile il linguaggio umano.
In termini grammaticali, tutti i nomi si riferiscono a persone, luoghi, cose o idee, ma non tutti si riferiscono a espressioni. Ad esempio, la frase “Un beagle è una razza di cane” contiene tre nomi: “beagle”, “razza” e “cane”. Ognuno di questi, tuttavia, si riferisce a una classe di cose, piuttosto che a una cosa specifica, e quindi nessuna si riferisce a espressioni. Per dirla in modo diverso, lo scopo della frase è fornire informazioni sui beagle in generale piuttosto che dirigere l’attenzione del lettore su un particolare beagle. D’altra parte, nella frase “Quel cane è un beagle”, “quel cane” è un’espressione di riferimento perché indica un cane specifico e fornisce informazioni su di esso.
In inglese, un’espressione referenziale conterrà spesso l’articolo determinativo, “the”, o un pronome dimostrativo come “that” o “these”, in modo che la frase distingua un particolare oggetto da tutti gli altri simili. Ad esempio, la frase “quel mammut” indicherebbe chiaramente un particolare mammut e quindi sarebbe un’espressione di riferimento, mentre “un mammut” no. A volte, tuttavia, la struttura grammaticale di una singola frase non è sufficiente per determinare se una frase è un’espressione referenziale. Nella frase “Il mammut mangiava principalmente erbe”, “il mammut” potrebbe riferirsi a un particolare mammut, o potrebbe essere una descrizione dei mammut in generale, a seconda del suo contesto.
Un’applicazione pratica della pragmatica è la generazione del linguaggio naturale. Per creare espressioni di riferimento che indichino chiaramente e senza ambiguità il referente previsto, i programmatori di linguaggio naturale devono considerare sia questioni grammaticali che contestuali. Ad esempio, il linguaggio generato dal computer come il linguaggio umano non dovrebbe contenere pronomi che potrebbero riferirsi grammaticalmente o logicamente a più di un nome o oggetto del mondo reale. In questo modo, la generazione dell’espressione di riferimento è il rovescio della medaglia della risoluzione dell’anafora, che utilizza vari algoritmi per determinare i referenti dei pronomi nel testo generato dal computer o dall’uomo.