Dora Angela Duncan è nata il 26 maggio 1877 a San Francisco in California. Conosciuta nel mondo come Isadora Duncan, è considerata la Madre della Danza Moderna. Isadora è cresciuta con sua madre e sua sorella in una povera casa di periferia. Dopo che suo padre ha abbandonato la famiglia, tutte e tre le donne sono state costrette a lavorare. I bambini sono diventati insegnanti di danza improvvisati mentre la madre ha insegnato lezioni di pianoforte.
Isadora Duncan non è mai stata una bambina convenzionale. Cresciuta come atea da sua madre e insegnata che l’individualismo è più importante dell’accettazione pubblica, alla fine abbandonò la scuola e si trasferì in Europa all’inizio del XX secolo. A Parigi, Isadora Duncan ha aperto la sua scuola di danza, che intendeva essere “il più diversa possibile dal brutto stile del balletto classico”. È stata acclamata selvaggiamente non solo tra i ballerini, ma anche agli occhi di scultori, scrittori e altri artisti. Nel 20, Isadora Duncan era già considerata un’icona vivente.
La vita privata di Isadora è stata segnata da una serie di scandali. Ha avuto due figli fuori dal matrimonio, uno con il designer teatrale sposato Gordon Craig e uno con il magnate delle macchine da cucire Paris Singer. Entrambi i suoi figli annegarono tragicamente quando l’auto in cui si trovavano si riversò nella Senna nel 1913.
Isadora Duncan ha avuto una relazione appassionata con la poetessa ispano-americana Mercedes de Acosta. È stata anche legata all’attrice Eleonora Duse e alla scrittrice Natalie Barney. Isadora Duncan rese pubblica la sua bisessuale, suscitando uno scandalo quando lo proclamò su un palco a Boston, durante il suo tour 1922-1923. Successivamente, Isadora Duncan visse brevemente a Mosca, dove conobbe e sposò il poeta 28enne Sergei Yesenin. Il matrimonio durò solo pochi mesi, dopo di che Isadora tornò in Europa.
Con il passare degli anni, la carriera di Isadora è diminuita, soprattutto a causa del suo rifiuto di esibirsi commercialmente e delle sue manifestazioni pubbliche di ubriachezza. Turbata dai debiti, fu incoraggiata dagli amici a scrivere un’autobiografia, ma in realtà non la finì mai. Isadora Duncan morì di strangolamento il 14 settembre 1927, quando la sua sciarpa rimase impigliata sul volante dell’auto di un amico. La sua autobiografia, La mia vita, è stata pubblicata pochi anni dopo.