Nell’ottobre 2018, @sweden ha smesso di twittare. Per sette anni, il primo account Twitter nazionale ufficiale ad essere consegnato ai normali cittadini – un curatore diverso ogni settimana, 356 in tutto – aveva intrattenuto ed educato il mondo con un melange di messaggi svedesi. L’idea era quella di presentare il Paese attraverso un “mix di competenze, esperienze e opinioni”. I curatori erano liberi di scrivere quello che volevano, purché i tweet non violassero la legge, promuovessero un marchio commerciale o rappresentassero una minaccia per la sicurezza. Incitamento all’odio e attacchi personali sono stati evitati da tutti.
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Tuttavia, alcuni dei curatori hanno suscitato polemiche, come quelli che hanno trollato la Danimarca e Donald Trump.
Il progetto, noto come Curators of Sweden, è stato avviato dall’Istituto svedese e ha attirato circa 150,000 follower su Twitter. L’idea è piaciuta così tanto all’Irlanda che ha seguito l’esempio con un account simile guidato dai cittadini: @ireland..
“È stata un’iniziativa rivoluzionaria quando è stata lanciata”, ha affermato Anna Rudels dell’Istituto svedese, aggiungendo: “Ogni progetto ha una fine ed è tempo per noi di andare avanti”.